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Gianni Rodari

Edilizia, Biancofiore: “il Governo ci supporti per l’espansione all’estero delle pmi”

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pmiL’obiettivo dell’Ance è di far crescere la presenza delle Pmi sui mercati esteri, e i risultati non sono mancati. Le imprese italiane hanno sviluppato una presenza capillare sui mercati internazionali; operano in circa 90 Paesi nei 5 continenti, con un fatturato estero, in costante crescita, per oltre 100 miliardi di euro. L’industria italiana delle costruzioni è una delle più importanti, avanzate ed apprezzate al mondo. Gerardo Biancofiore, Presidente del Gruppo Pmi Internazionale dell’Ance, sottolinea l’importanza del Piano straordinario, messo in atto dal Governo, per promuovere l’internazionalizzazione delle piccole imprese: “Siamo pienamente in sintonia con gli obiettivi del piano Made in Italy. Le imprese del settore costruzioni hanno fatto e continueranno a fare la loro parte”.

Tutto questo sottolinea l’importanza dell’incontro avvenuto oggi, presso la sede dell’Associazione nazionale costruttori edili, con il Vice Ministro Carlo Calenda per discutere dello stato di avanzamento di tale Piano straordinario. Oltre ai componenti del Gruppo Pmi Internazionale, hanno partecipato anche quelli del Comitato Lavori all’Estero dell’Ance. Secondo Biancofiore, chi afferma che ormai le imprese dell’edilizia operano più all’estero che in Italia lo fa sulla base di dati di fatto e che l’incidenza dell’estero sul fatturato globale è passato in questi anni di crisi dal 31 al 65%. Il problema, fino a poco tempo fa, è che questa evoluzione incideva in maniera modesta sulle aziende di piccola dimensione. Per promuovere la conoscenza del ricchissimo patrimonio, il Gruppo Pmi Internazionale, ha organizzato missioni mirate su mercati attentamente selezionati con la collaborazione del Ministero degli Esteri, delle Ambasciate, del Mise, dell’Ice e di Confindustria, di Simest, delle Banche italiane e della stessa Sace. Per Biancofiore l’appuntamento di oggi ha una valenza estremamente concreta. “Siamo convinti che un dialogo proficuo con il Governo può consentire di rimuovere gli ostacoli che finora hanno impedito una espansione ancora più rilevante delle nostre aziende oltre confine. Calenda può essere l’interlocutore giusto per armonizzare le strategie istituzionali con quelle associative”.

 

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