Sogni, promesse volano... Ma poi cosa accadrà?

Gianni Rodari

L’efficienza della macchina pubblica

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Il mantra della politica economica attuale nei Paesi europei “non-virtuosi” è quella della riduzione dei costi attraverso l’eliminazione degli sprechi. La fretta di conseguire risultati porta quasi sempre, indipendentemente dal colore del governo, a tagli indiscriminati, i cosiddetti “tagli lineari” che colpiscono tutto e tutti, spesa pubblica “virtuosa” e spesa pubblica “parassitaria”.

Gli sprechi della pubblica amministrazione

Ci sono diversi giornalisti e testate che si sono specializzati nel denunciare i moltissimi casi di sprechi all’interno della pubblica amministrazione. Ci sono esempi evidenti di per se stessi degli sprechi, come quando si confrontano le indennità di carica dei sindaci delle grandi città con quelle dei parlamentari nazionali e regionali.  In altri casi, e per importi molto più consistenti, manca un’adeguata evidenza, perchè è necessaria un’analisi più complessa che la politica e la burocrazia non hanno tempo o voglia di realizzare. Per esempio nel settore della sanità alcune prestazione fornite da ospedali/enti pubblici e privati garantiscono dei margini elevatissimi, mentre altre sono remunerate dallo Stato al di sotto del loro costo. Negli ospedali pubblici è forse complicato riuscire ad avere una precisa contabilità di ogni trattamento, ogni reparto e così via.

efficienza macchina pubblica

Bilanci della macchina pubblica

Se però analizziamo i bilanci pubblici di società private convenzionate con lo Stato per fornire trattamenti medico-sanitari troviamo esempi molto indicativi dello scarso equilibrio della remunerazione dei diversi trattamenti garantiti dallo Stato attraverso gli ospedali pubblici o con convenzioni con ospedali e società private.
Per esempio nella diagnostica si possono trovare esempi di società private che realizzano svariati milioni di utile netto all’anno e hanno marginalità elevatissime, mentre i nuovi centri che si stanno diffondendo che mirano ad offrire al pubblico le normali visite mediche a prezzi contenuti ed in tempi rapidi in ambienti confortevoli sono molto spesso in perdita (forse con la sola eccezione di alcune catene che offrono trattamenti odontoiatrici). Certo non è un esercizio semplice ridurre gli sprechi, come dimostra l’esperienza negativa di Carlo Cottarelli, costretto ad abbandonare l’incarico di commissario alla spending review durante il Governo Renzi.

Mario Zanco

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