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Alan Kay

Elezioni Europee….Cinque Stelle cadenti e Lega che avanza

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Ecco il risultato delle Europee 2019: in Italia ha stravinto la Lega di Matteo Salvini, sempre più impegnata a far leva su valori che  riecheggiano i tempi cupi del Ventennio fascista, Patria, Famiglia, Dio, e a soffiare su paura, intolleranza, recinti, e la promessa di cambiare le regole dell’Unione (nella foto, il leader del Carroccio tiene in mano il rosario e bacia il crocifisso); in caduta libera Cinque Stelle, penalizzata dalla campagna mediatica antileghista dell’ultimora messa in atto da Luigi Di Maio; Pd rimonta, ma non troppo; perde Forza Italia; si afferma Fratelli d’Italia. L’affluenza in Italia è stata del 56, 10% contro il 58,69% del 2014

 

Salvini, tra religione e superstizione

 

2019

Lega       Salvini Premier                             9.169.570            34,27%

Partito Democratico                                    6.080.712            22,73%

Movimento 5 Stelle                                      4.566.283            17,07%

Forza Italia                                                     2.349.853            8,78%    –

Fratelli d’Italia                                              1.725.349            6,45%    –

+Europa e altri                                               831.188                3,11%

 

In Europa

Slovenia: va a destra, Sds-Sls di Jansa primo col 26,48ù  Segue la Sd con il 18.57% dei voti (2 rappresentanti in Europa), quindi Lms con il 15,61% per cento dei voti (2 rappresentanti), infine la Nova Slovenja con l’11,1% dei voti (1 rappresentante in Europa).

Danimarca: crolla  il partito del popolo danese alleato di Salvini; il primo partito è quello dei socialdemocratici con il 22,85%, in seconda posizione il partito liberale V- Venstre I liberali si affermano con il 20,55% dei voti.

Regno Unito: Il Brexit Party di Nigel Farage si profila come il primo partito  con un risultato intorno al 31,5%, secondo le prime proiezioni. I Tories della premier uscente di Theresa May, avrebbe preso solo il 7,5% dei voti. I liberal-democratici conquistano, sempre stando ai primi dati, il 20% dei consensi, il laburisti si fermano al 16,6%, e i Verdi l’11,6

Svezia;  socialdemocratici al 24%, nazionalisti 16%

Olanda:  i laburisti del PvdA di Frans Timmermans ottengono il 18,10%, seguiti dai liberal-conservatori (VVD) del premier Mark Rutte al 15%, mentre i Cristiano democratici (CDA) sono al 12,3%. Il partito populista di destra Forum voor Democratie (FvD) d è all’11%, per il Pvv di Geert Wilders, alleato della Lega di Matteo Salvini, al 4,10.

Germania: Cdu in testa con il 28,1%; la Spd è  al 15,5 (perde  l’11,8%) ; i Verdi sono il secondo partito con il 20,8 (+10,1);  Linke al  5,5% ; l’AFD è al 10,9%; i liberali della Fdp sono al 5,4%.

Spagna:  Psoe primo partito con 32,4%; i popolari al 12%, Ciudadanos al 7% , Podemos al 6% , mentre l’estrema destra di Vox ne prende 3%.

Polonia: il partito al governo Diritto e Giustizia ha ottenuto il 42,40%, segue la Coalizione per l’Europa, con il 39, 10 %, poi il partito di centro-sinistra Wiosna (Primavera) al 6,6% e la Konfederacja KORWiN Braun Liroy Narodowcy, alleanza di movimenti nazionalisti, che ottiene il 6.1%.

Ungheria:  col 52,3%  vittoria travolgente di Fidesz, il partito del premier Viktor Orban.  Al secondo posto  i democratici (Dk) con il 16,3%, al terzo Momentum (liberali) al 9,7% e poi  i socialisti (Mszp) al 6,6% e Jobbik (nazionalisti) al 6,5%.

Romania: testa a testa conservatori-socialdemocratici,  che al Parlamento europeo conta 32 seggi, tra conservatori e socialdemocratici. I due partiti avrebbero entrambi il 25,8% dei voti, mentre i centristi si fermerebbero al 23,9%.

Grecia:  Syriza sconfitta, si va verso elezioni anticipate. Il partito di sinistra di Tsipras si è fermato al 25% dei consensi, ampiamente superato ai conservatori di Nea Demokratia, al 33,5%. I socialisti di Kinal, eredi del Pasok, sono al 7,7%, seguiti dai comunisti del Kke al 5,5%. In netto calo la destra estrema di Alba Dorata.

Bulgaria: vince  il partito conservatore Gerb del premier Boyko Borissov con il  31% dei voti e sette dei 17 seggi della Bulgaria al Parlamento europeo. Il partito socialista è al 23,5% (5 seggi);  il partito della minoranza turca (Dps) al 14% (3 seggi) e il partito nazionalista Vmro quarto (7,2%) e un seggio; la coalizione di centrodestra `Bulgaria democratica´è al 5,88%.

Francia:  il Rassemblement National, la formazione di estrema destra di Marine Le Pen, avrebbe ottenuto il 24% dei voti, mentre la lista Renaissance,  legata al partito La Republique en Marche del presidente francese, Emmanuel Macron, si attesta tra il 22 e il 23%. La formazione ecologista Eelv conquista il 12 percento.

Croazia: il  partito conservatore del primo ministro Andrej Plenkovi è in testa in Croazia, secondo gli exit poll pubblicati alla chiusura delle urne. L’Unione democratica croata avrebbe ottenuto il 23,4%, davanti ai socialdemocratici con il 18,4%.
Risultato al di sotto delle aspettative per il partito Zivi Zid, alleato con il Movimento 5 Stelle di Luigi di Maio, che si sarebbe fermato al 6,2%.

Finlandia:  i  conservatori del partito Kok sono in testa con il 20,9% . Al secondo posto c’è il partito socialdemocratico con il 16,7%, seguito dai Verdi con il 14,4% e dai liberali con il 13,7%. L’estrema destra dei Veri Finlandesi è al 13,1%.

Malta: il Partito laburista è al 55% contro il 37% per i conservatori del Partito nazionalista.

Irlanda: Il Finn Gail (Ppe, europeista) del premier Leo Varadkar si conferma primo con un 29% di voti.

Cipro: testa tra il partito Disy che appartiene alla famiglia del PPE e il partito comunista Akel.  Disy, il partito del primo ministro Ni’kos Anastasia’dis, avrebbe ottenuto tra il 28% e il 32%. L’estrema sinistra di Akel avrebbe ottenuto tra il 26% e il 30%. Molto più indietro i socialdemocratici di DIKO (13-15,5%) e di Edek (9-11%).

Austria:  Orf, la Oevp di Kurz è al 34% (+7,5%), l’Spoe si ferma al 23,5% (-0,6%) e la Fpoe scende al 17,5% (-2,2%).tori.

Slovacchia: i liberali di centrosinistra di Progressive Slovakia (Ps) in testa.

Lettonia: hanno vinto Dombrovskis e gli euroscettici

Estonia:in attesa

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