La gente ha sempre dichiarato di voler creare un futuro migliore.
Non è vero. Il futuro è un vuoto che non interessa nessuno.
L'unico motivo per cui la gente vuole essere padrona del futuro
è per cambiare il passato.

Milan Kundera

Fra la Sardegna e Latina, svelato il segreto della longevità

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sardegnaNon è un mito. A quanto pare, l’elisir di lunga giovinezza pare esiste e non si deve andare molto lontani per cercarlo. Secondo le statistiche, infatti, pare che avere tanti amici abbia come risultato una maggiore longevi.
Le amicizie vere – non quelle dei social network -, unitamente ai rapporti familiari, ci permettono di vivere più a lungo e meglio, superando anche i cento anni. A dimostrarlo è una regione italiana famosa per il mare, le tradizioni e la gastronomia: la Sardegna. È qui, infatti, tra le inospitali montagne del Massiccio del Gennargentu, che si trova Villagrande Strisaili, dove vivono molti anziani ultranovantenni (e più di qualche ultracentenario) in ottima salute, fisicamente e mentalmente attivi. Ma il dato sorprendente è un altro: in questo paese gli uomini sono longevi quanto le donne.

In tutto in resto del mondo, Italia compresa, le donne ultracentenarie superano in gran numero gli uomini, che vivono circa ottant’anni. Inizialmente, gli scienziati ritenevano che la genetica, il clima e la dieta influissero sulla longevità, ma, dalle successive riche in materia, le cause sembrano in realtà essere ben altre. Avere intorno persone che ci amano, si supportano e ci aiutano sembra essere la chiave di tutto. La coesione sociale di questi abitanti, dovuta ai secoli trascorsi in isolamento, ha rinforzato la necessità ed il desiderio di aiutarsi a vicenda e ciò ha permesso lo sviluppo di ormoni, chiamati neuropeptidi ed endorfine, che normalmente vengono prodotti dal corpo quando facciamo qualcosa per gli altri. Diversa, invece, sembra essere la situazione di Campodimele, altro paese italiano (con poco più di 600 abitanti) nella provincia di Latina, emblema anch’esso della longevità. Uno studio dell’Università ‘Sapienza’ di Roma ha individuato negli abitanti del luogo una variante genetica che li protegge da malattie ischemiche legate ad arteriosclerosi e diabete e valori particolarmente bassi di colesterolemia e Ldl, il “colesterolo cattivo”. Che la longevità dipenda dai geni o meno, qualcosa per sperare di vivere più a lungo la possiamo fare: amare di più e pensare anche al prossimo. Poi, non resta che incrociare le dita.

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