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Alan Kay

Il 4 dicembre a Palazzo Giustiniani il Franco Cuomo International Award, nel segno del sapere

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IL SAPERE COME STRUMENTO PER MIGLIORARE IL MONDO: ASSEGNATI IERI I PREMI DEL FRANCO CUOMO INTERNATIONAL AWARD.  TRA I VINCITORI  LA SCRITTRICE DACIA MARAINI, L’EDITORE DELL’ADNKRONOS GIUSEPPE MARRA, L’IMPRENDITORE BRUNELLO CUCINELLI,  L’ATTORE CORRADO D’ELIA E IL MISSIONARIO FRA FIORENZO PRIULI

Roma, 4 dicembre 2019 –  Il sapere è lo strumento per  migliorare il mondo, per comprenderne la bellezza, per capire le ragioni degli altri, per rendere possibile i nostri sogni ed essere uomini liberi, ci aiuta a superare l’odio e crea vicinanza e umanità. E’ il messaggio che è arrivato dalla VI edizione Franco Cuomo International Award, la manifestazione, presentata dal direttore  di Futuro Quotidiano Giampiero Marrazzo,  che si è tenuta il 4 dicembre nella Sala Zuccari di palazzo Giustiniani. Una serata intensamente vissuta nel segno dell’arte, della letteratura, del teatro, della musica ma anche della solidarietà  e  che ha avuto come protagonisti rappresentanti delle eccellenze dei vari settori della nostra società ai quali è stato consegnato il prestigioso riconoscimento. Un’iniziativa che, come ha spiegato la presidente del Premio Velia Iacovino, si prefigge di proporsi come momento di incontro tra gli intellettuali e il pubblico al di là dei talk show televisivi  e di intercettare di volta in volta nuove tendenze e orientamenti,  dandoci la possibilità di confrontarci  con nuovi modi di fare la solidarietà, in una società dove c’è sempre meno welfare, e anche di  condividere visioni sul futuro  su grandi e scottanti emergenze,  immigrati, ambiente, razzismo.

 

Sen. Assunetela Messina: La cultura per creare una società più giusta, più uguale

“È un grande onore prendere parte a questo importante evento dedicato al ricordo di Franco Cuomo. grande figura del teatro, del giornalismo e della letteratura italiana“, ha detto la senatrice Assuntela Messina nel dare il via all’evento. “Cuomo era un uomo –ha ricordato la parlamentare- che ha  raccontato il mondo di ieri e che ancora oggi  continua a darci nuove chiavi interpretative di ciò che succede attorno a noi.  Un talento che si è offerto a tutti, spaziando nei più vari campi della cultura, sperimentando sempre nuovi linguaggi e cercando con curiosità nuove forme espressive e comunicative”. “La grande eredità che ci lascia  –ha aggiunto- riguarda molto da vicino il rapporto che noi, come comunità, e ciascuno di noi,  individuo,  ha con la storia.  Con la storia comune, con la storia contemporanea e con la storia del nostro popolo, della nostra comune identità”, ha aggiunto la senatrice,  invitando la politica a puntare sulla cultura per creare una società più giusta, più uguale.

I premiati alla carriera: Dacia Maraini e Giuseppe Marra

I due premiati alla carriera sono stati i primi a salire sul podio: per la Letteratura la scrittrice Dacia Maraini“, che ha detto: “Di Franco mi piaceva il fatto  che credesse che gli intellettuali avessero un ruolo nello smuovere le coscienze”; e per il Giornalismo  Giuseppe Marra, fondatore del Gruppo Gmc  Adnkronos, che ha ricordato con commozione la sua amicizia con lo scrittore, al quale è intitolato il riconoscimento.

Giornalismo, letteratura e teatro

Poi hanno ritirato i premi  il vicedirettore vicario del Corriere della Sera  Barbara Stefanelli, la scrittrice Chiara Gamberale, autrice  amatissima dal pubblico, che di Franco Cuomo ha detto “ Era un uomo capace di sentire con il suo cuore, di pensare con la sua testa e di mettere cuore e testa a servizio del mondo: era. Io non ho avuto il privilegio di conoscerlo personalmente, ma, durante la cerimonia, tutto parlava di lui. E ricevere il Premio è stato per me un motivo di orgoglio, d’ispirazione e di stimolo” ;  l’imprenditore Bruno Cucinelli,  re del cachemire, insignito del Franco Cuomo International Award per aver trasformato il suo borgo di Solomeo in un laboratorio di creatività e in un nuovo e stimolante punto di riferimento per il mondo dello spettacolo italiano.

E ancora, l’attore e regista Corrado d’Elia, che continua da oltre venti anni, riscuotendo sempre grande successo, a mettere in scena il Cyrano di Bergerac nella storica traduzione di Franco Cuomo, di cui ha saputo cogliere e valorizzare la magia, la suggestione e la modernità. “E’ un premio che mi riempie di gioia – ha detto– legato come sono stato a Franco Cuomo, grande intellettuale, scrittore e critico con il quale ho avuto il piacere e l’onore di confrontarmi in tante preziose chiacchierate che hanno lasciato in me un segno indelebile.  Era un uomo unico, di raro spessore, interprete intelligente di quel presente di cui è stato sempre protagonista. Una persona che ancora oggi mi manca molto. Non è quindi un premio come gli altri per me. Ma legare ancora una volta il suo nome al suo, è qualcosa che mi onora oltre a riempirmi di commozione”.E sempre nella stessa sezione un award speciale riservato ai giovani emergenti  è andato a Felice Panico,  regista autore e attore,  che ha realizzato spettacoli  per molti teatri stabili e collaborato ai più alti livelli con registi, compagnie e produzioni nazionali nonostante la  ancora giovane età.

Musica, saggistica, arte

Per la Musica premiata  Gianna Fratta,  grande talento italiano, pupilla del geniale  direttore russo Yuri Ahronovitch, tra le poche donne a dirigere le più prestigiose orchestre del mondo. Per la saggistica il Franco Cuomo è andato al professore  Andrea Graziosi   per la sua importante e intensa attività di ricerca storica e in particolare per la sua ultima opera “Il futuro contro”, dedicata alla crisi in atto in Occidente e in particolare in Italia. E al professore Giovanni Mario Ceci,  per i suoi  importanti studi sul fascismo e la storia della politica italiana durante la guerra fredda e sul terrorismo.

Protagonisti della manifestazione anche tre importanti artisti che spiccano sulla scena italiana e internazionale:  Tito Rossini, pittore di grande originalità e dallo straordinario lirismo metafisico; Michelangelo Galliani, giovane scultore e sperimentatore di nuove modalità espressive; e Luca Maria Patella, premiato per la letteratura e in particolare per linguaggio della poesia in tutte le sue declinazioni.

Due award internazionali

Due Award  internazionali sono stati attribuiti insieme alla  Ecpd – Università della Pace (Nazioni Unite) a Federico Mayor Zaragoza , ex direttore generale dell’Unesco, presidente della Fondazione per la Cultura della Pace e membro onorario della  International Decade for the Promotion of a Culture of Peace and Non-Violence for the Children of the Worlde della  Académie de la Paix  e a Padre Fra Fiorenzo Priuli, medico in Africa e missionario, animatore straordinario dell’ospedale di Tanguieta in Benin, che attraverso un video ha spiegato il senso della suo impegno a sostegno dei più fragili del mondo.

Progetti umanitari e ambiente

Premi speciali  sono assegnati dalla Presidenza del Franco Cuomo International Award in collaborazione con la giuria e con  Il Meglio della Puglia, associazione main sponsor dell’evento, che si propone di valorizzare i talenti del mezzogiorno:  a Giuseppe Ricci, numero 2 di Eni per  l’Ambiente e  la sostenibilità per aver sostenuto i progetti di Venezia e Gela delle bioraffinerie e per i progetti umanitari; a  Claudio Manzo della onlus Per Mano che si occupa di ospitare le famiglie dei bambini malati oncologici in cura al  Bambin Gesù, in residenze speciali, che sono anche luoghi sommessi di arte; e alla  Carano 4 Foundation, che è impegnata a livello internazionalead aiutare i bambini in difficoltà, in particolare minori orfani o rifugiati o abbandonati utilizzando lo strumento dell’arte.

I patrocini

Il Franco Cuomo International Award ha ottenuto il patrocinio del Senato della Repubblica, del Ministero per i Beni Culturali e per il Turismo, dell’Ecpd, Università della Pace (Nazioni Unite) e del Comune di San Severo, importante centro del Tavoliere, rappresentato all’evento, come ha sottolineato Marrazzo, inaugurando la manifestazione, dall’assessore alla Cultura, Celeste Iacovino, “ città cara Franco Cuomo, la prima in Italia a offrire, in sinergia con la Chiesa, ai braccianti dei cosiddetti ghetti della Capitanata, la possibilità di ottenere i documenti di identità”.

 

 

 

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