La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai,
il futuro, rende la vita più semplice,
ma anche tanto priva di senso.

Italo Svevo

Gaza, l’appello delle comunità del mondo arabo

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Le Comunità del Mondo Arabo in Italia(Co-mai) guardano con grande preoccupazione e sofferenza a quel che sta accadendo a Gaza e in Palestina.Da venerdì 30 marzo, vicino alla linea di confine tra Gaza e Israele”,  precisa Foad Aodi, fondatore e presidente delle Co-mai,   “si contano, sinora 17 morti e 1630 feriti, tra i civili palestinesi che hanno manifestato a Gaza per la “Marcia del ritorno”:  e che, come ci riferiscono i medici palestinesi locali aderenti alle nostrre associazioni, erano piu’ di 20.000″.
“Auspichiamo- prosegue  Aodi  –  che la diplomazia italiana e mondiale possa avviare al piu’ presto soluzioni durature per la pace in Terrasanta, riprendendo la strategia dei “Due Stati, due popoli”: come ci indica, coi suoi numerosi appelli, Papa Francesco, anche in questi importanti giorni di Pasqua. Inoltre, chiediamo al Governo Italiano d’ attivare al piu’ presto  un corridorio sanitario per  feriti, bambini, donne e anziani palestinesi a Gaza.  Vista la mancanza di tutto, farmaci, sangue, medici, infermieri; e visto che gli ospedali sono al collasso già da molto tempo, ed ora si trovano in condizioni anche  peggiori. Per l’alto numero di feriti e le lunghe liste d’attesa sia per interventi chirurgici (in ortopedia, chirurgia generale, oculistica,  ginecologia, cardiochirurgia e neurochirurgia), che per le cure salvavita e per le patologie croniche”.

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