Non preoccuparti di cosa sta per fare qualcun altro.
Il miglior modo per predire il futuro è inventarlo.

Alan Kay

Giornata mondiale dell’alimentazione

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oscargreen-2015All’Expo di Milano si è appena conclusa la premiazione degli Oscar Green 2015 promossa da Coldiretti. Tantissimi giovani imprenditori agricoli provenienti da tutta Italia e anche dall’estero hanno portato in scena le loro idee , hanno portato la loro creatività innovativa nei campi, rivolta alla coltivazione delle olive, del mais, del grano, dei carciofi, alla lavorazione e alla trasformazione di questi prodotti ,alla preparazione dei prodotti caseari , metodi moderni con le radici nel passato destinati a cambiare la vita quotidiana dei lavoratori e le abitudini della gente. La manifestazione ha visto trionfare 5 idee imprenditoriali in grado di portare un valore aggiunto al Made in Italy grazie proprio all’innovazione. Il “Muscolo di Grano” è l’invenzione che ha premiato Enzo Marascio e definita la carne del futuro. Simile alla carne nel gusto e nell’aspetto, come fosse una fetta di carne, è fatta di farina di frumento e di legumi, adatta ad una alimentazione vegana e vegetariana. Il suo pregio? Essere priva di trigliceridi e colesterolo, una innovazione nel campo alimentare che farà impazzire anche i più ghiotti.

La Spo di Pietro Baracchini e Dario Gronchi ha realizzato un’app per la tracciabilità e certificazione dell’olio extravergine. iOlive è un sistema che permette di combattere la contraffazione. Ai giovani le idee non mancano ed alcune volte neanche la fortuna per diventare imprenditori di successo. Millionaire.it, un sito di business, per esempio, ha pubblicato la storia di un giovane ventenne divenuto un coltivatore di successo per aver rinnovato il mais corvino: “Carlo Maria Recchia, questo il nome del giovane imprenditore, laureando in agraria, ha sviluppato la passione per l’agricoltura frequentando la cascina di un suo amico. Sin da piccolo sapeva che quella sarebbe stata la strada da percorrere per realizzare il suo futuro. A 16 anni, mentre frequentava il liceo agrario, ha scoperto che tutti i mais provenivano dal Sud America, ma che ce ne era uno, il mais nero, che veniva prodotto in quantità limitate solo in Perù. Ne ha studiato le qualità organolettiche ed ha visto che rispetto al mais comune, il mais nero è ricco di betacarotene e flavonoidi che prevengono l’invecchiamento delle cellule.

Detto fatto ha deciso di costituire una start-up e di mettere questo prodotto speciale sul mercato. Ma dove trovare questo seme antico di 2.500 anni? Si è rivolto alla banca del seme norvegese e ricevuta una piccola quantità di semi ha cominciato a produrlo prendendo in affitto con i suoi risparmi( 5.000,00 euro), un terreno. L’avventura è cominciata quasi per scherzo, ma oggi, a soli 20mais_1024x450 anni Recchia coltiva su 10mila metri quadrati, raccoglie 40quintali di mais e produce 4mila pacchetti di farina, 5mila gallette di riso e 3mila litri di birra, e da questo anno a cominciato anche ad esportare a Dublino ed in Brasile il suo mais nero”. Nel 2014 ha ricevuto il premio Oscar Green. Il suo mais corvino va a ruba. Difendiamo la storia della nostra agricoltura, i vecchi sistemi di lavorazione, e contemporaneamente miglioriamoli con l’innovazione. Per favorire il ricambio generazionale in agricoltura, Ismea ha istituito un fondo e messo a disposizione dei giovani dai 18 ai 39 anni una somma che può raggiungere i 70mila euro. Il piano aziendale per lo sviluppo dell’attività imprenditoriale è articolato su un periodo minimo di 5 anni e darà la possibilità ai giovani imprenditori di acquistare anche macchinari con un implemento dei fondi fino a 200mila euro attraverso un leasing finanziario.

Il settore dell’agricoltura è rimasto uno dei pochi settori in grado di offrire prospettive lavorative reali e concrete per le nuove generazioni con una crescita nell’occupazione giovanile del 14%. Maria Letizia Gardoni, delegato nazionale di Coldiretti Giovani Impresa ha affermato: la maggior parte dei giovani sono diventati imprenditori agricoli per passione, e quindi per una scelta personale. Hanno compreso che possono realizzarsi nel settore agroalimentare italiano, comparto molto apprezzato anche all’estero. Le stime macroeconomiche e settoriali confermano una crescita degli ingressi nel settore, ovvero più giovani stabilmente impegnati nell’attività agricola. La maggiore scolarizzazione dei giovani permette di godere dei benefici dell’innovazione e di incentivare la redditività di aree poco dinamiche. Le risorse investite dallo Stato e dall’Ue nel settore agroalimentare tendono ad evitare che le attività presenti vengano abbandonate a causa del ricambio generazionale e gli interventi economici fatti dimostrano che l’aumento dei giovani agricoltori non può che contribuire ad un rilancio positivo della competitività ed incrementare la vitalità del settore agroalimentare e del mondo rurale.

Simona Agostini

L'Autore

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