Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta.

Paul Valéry

Gli italiani che lottano per un futuro migliore all’estero

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Ci sono italiani di cui si sa poco e lottano per un futuro migliore: è la storia di Padre Adolfo e suor Morisete. Padre Adolfo è un medico sbarcato circa 40 anni fa in Amazzonia a fare il ginecologo e ha fatto nascere migliaia di bambini e curato migliaia di donne. Nella sua lunga permanenza in Brasile decide che la sua vita la dedicherà ai sofferenti, a chi ha bisogno e si fa prete. Incontra suor Morisete, una bellissima donna brasiliana, fattasi monaca e con la stessa aspirazione di Padre Adolfo. Salto molti passaggi della loro meravigliosa e avventurosa vita di successo interamente dedicata al bene comune. Con un lavoro incessante riescono a dar vita all’Istituto “Maria Mae da Vida” con quattro sedi in Brasile, in quattro città diverse, che accoglie donne vittime di violenza e i loro bambini.

padre adolfo

Ma non sono centri di carità, sono centri attivi che lottano per il sostegno, l’educazione e l’inserimento delle donne nella società e nel lavoro. Il centro ha un piccolo ambulatorio con medici volontari specialisti che operano gratis e fornito di moderne apparecchiature dentistiche, radiologiche e di analisi, ed è guidato spesso da Padre Adolfo che rimane un medico, oltre che un prete. Oltre ai laboratori anche scuole per insegnare alle donne presenti un mestiere, da sarta, parrucchiera, informatica, infermiera e via dicendo, con l’aiuto di altri volontari che fanno da docenti.

Padre Adolfo ha  “ricattato”, il termine è inteso in senso positivo, alcune imprese che al termine dei corsi sono impegnate ad assumere quelle giovani che così si avviano verso un futuro migliore. Padre Adlfo non è in grande sintonia con le gerarchie ecclesistiche ma lui ci ha tenuto a dirmi: “Io sono diventato prete per vivere con e accanto ai poveri, ai disadattati, alle puttane, per tentare di vivere come Cristo. Se la Chiesa vuole cacciarmi non mi importa, continuerò a fare quello che faccio”. Nel suo cassetto conserva molti preservativi che dà alle ragazze di strada che lo vanno a cercare. Scherzando, sapendo che sono romano, una volta mi disse a questo proposito “non lo dire al Papa…”.

Gli piace mangiare e bere vino intorno a una tavola scherzando e ridendo, nonostante una vita difficile e faticosa a contatto con realtà dure anche da descrivere. La prima volta che andai a trovarlo partecipai alla messa mattutina, alle 6, in una stanza, seduti per terra su stuoie e con chitarre che accompagnavano la messa. Poi abbiamo fatto colazione insieme con altre religiose e volontari del centro per poi passare alla visita della casa. Ho visto una bambina di dodici anni in cinta e il bambino era il frutto della violenza di suo padre: padre e nonno nello stesso tempo. Sono situazioni che ti si stampano nel cuore e nella mente e che non ti abbandonano più.

Suor Morisete è nota agli italiani per essere apparsa su parecchi manifesti per la campagna dell’8 per mille e per un video bellissimo ( lo si può vedere su Youtube) guardato in Italia sempre per cercare sostegni. Vista così non si direbbe una suora per il suo fascino e la sua bellezza, per quello strano concetto che abbiamo noi di una suora. Ha una passione: correre in macchina! E spesso è oggetto di multe! Tutti e due fanno la spola tra i centri situati nelle quattro città del Brasile.

Sono realtà tragiche ma anche meravigliose per l’impegno quotidiano di persone davvero splendide. [su_quote]La parola futuro è la loro vita, e lo è per le tante donne che dalla violenza e dalla strada sono passate ad un’esistenza civile e dignitosa.[/su_quote] E questo per loro è già un futuro.

Alessandro Battisti

L'Autore

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