L’Islam è compatibile con la democrazia e ringraziamo gli arabi per la solidarietà espressa a Parigi dopo gli attacchi terroristici della scorsa settimana, nei quali sono rimaste uccise 17 persone, più i tre autori delle stragi. Sono le parole del presidente francese Francois Hollande, che ha parlato questa mattina all’Istituto del Mondo Arabo, invitando il paese ad affrontare unito la minaccia del terrorismo. “I musulmani francesi -ha sottolineato- hanno gli stessi diritti di tutti gli altri francesi e noi abbiamo l’obbligo di proteggerli. La legge deve essere rispettata alla stessa maniera nei luoghi di culto come chiese, moschee e sinagoghe e gli atti anti-islamici e anti-semitici vanno condannati e puniti”.
L’islam radicale, ha spiegato Hollande, si nutre di contraddizioni, di povertà, di diseguaglianze e conflitti. E tutto ciò rende i musulmani le prime vittime del fanatismo, fondamentalismo e dell’intolleranza. Ieri intanto il magazine Charlie Hebdo, che il 7 gennaio è stato il primo bersaglio dei terroristi, è rinato. Ristampato ieri in tre milioni di copie è andato esaurito. Sulla copertina, sotto la scritta Tutto è perdonato compare, il Profeta, che mostra il cartello “Io sono Charlie”.
Contemporaneamente il Primo Ministro turco Ahmet Davutoglu ha condannato la pubblicazione francese come un’aperta provocazione. “Libertà di stampa non significa libertà di insulto”, ha detto Davutoglu, che pure domenica aveva partecipato a Parigi alla marcia in memoria delle vittime. “Noi siamo determinati a proteggere l’onore del Profeta alla stessa maniera in cui a Parigi abbiamo espresso la nostra posizione contro il terrorismo”. Oggi il giornale turco Cumhuriyete e numerosi siti nazionali, riferisce la Bbc, hanno pubblicato le vignette di Charlie Hebdo. In Pakistan intanto il parlamento ha approvato all’unanimità una risoluzione di condanna della pubblicazione delle immagini. In Germania la Cancelliera Angela Merkel ha partecipato a una sessione speciale del parlamento per commemorare le vittime degli attacchi francesi. “Non c’è posto per la violenza e la discriminazione e il paese non deve dividersi a causa di attacchi mirati a gente di ogni fede. I predicatori dell’odio, i criminali violenti che agiscono nel nome dell’Islam, tutti quelli che sono dietro di loro, i piromani intellettuali del terrorismo internazionale saranno rigorosamente combattuti con tutti i mezzi legali a disposizione”, ha detto la Merkel sottolineando che “i veri eroi della democrazia sono coloro che lavorano per l’integrazione”.
