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molto prima che accada.

Rainer Maria Rilke

I cartoons in Africa raccontano un’altra storia rispetto a quella d’Occidente

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Edulcorato. Come minimo questo viene da pensare rispetto al mondo dei cartoni animati per bambini. Ma non in Africa, dove i cartoons sono meno stereotipati rispetto a quanto potremmo pensare noi occidentali. Qui i prodotti televisivi per bambini non hanno quel carattere ‘esotico’ che possiamo riscontrare nelle produzioni europee o americane. Spesso hanno contenuti politici o sovversivi, quindi di denuncia verso una realtà che vede il continente nero da sempre sottomesso rispetto alle politiche di sviluppo di un mondo che nel capitalismo ha trovato il bene supremo. A livello dell’equatore i cartoni rispondono alla funzione di fornire nuove rappresentazioni della realtà per come dovrebbe essere o, almeno, per come potrebbe essere.

Confronto tra i due mondi animati

Il confronto tra questi mondi colorati è venuto spontaneo dopo l’incontro tra Paula Callus, dottoranda presso il National Centre for Computer Animation dell’ Università inglese di Bournemouth e Samuel Quartey, uno studente del Ghana. Nel colloquio tra loro due è subito emerso quanto possano essere diverse alcune immagini metaforiche a seconda della latitudine. Prendete l’immagine di un albero che attraversa le quattro stagioni dell’anno. In Ghana quattro passaggi del genere non si potranno mai avere per cui quella stessa immagine non potrà mai significare quello che intende nel mondo occidentale. E l’Africa in questo senso è davvero tutto un mondo da scoprire.

Qual è il significato dei film di animazione?

cartone africanoIn letteratura si possono trovare varie pubblicazioni sul ruolo e il significato dei film d’animazione in Europa o negli USA, ma veramente poco è stato scritto sull’Africa. La dottoressa Callus sta quindi cercando di ovviare a questo, raccogliendo quanto possibile su come vengono utilizzati i cartoons nel continente nero e le varie storie che tramite essi vengono narrate. In questo caso però documentare significa anche consentire a tutti i materiali di poter emergere ed evitare che vadano presto dispersi. Del lavoro della Callus si è interessata ache l’Unesco che l’ha voluta per una sessione di studio di cinque settimane sul ruolo dell’animazione a cartoni in Africa.

Africa Animated project

L’Africa Animated project organizzato dall’Unesco è un progetto che per quattro anni è stato portato in differenti nazioni del continente africano. I ragazzi che hanno partecipato a questo percorso formativo sono poi stati chiamati a lavorare su vari progetti di animazione, sia a livello di produzioni internazionali, come la serie Tinga Tinga Tales, oppure produzioni in 3D come Zambezia o serie televisive locali come The Xyz Show in Kenia . Molti studenti sono invece riusciti a collaborare a produzioni per festival indipendenti dell’animazione come Africa in Motion e il New York African Film Festival.

I messaggi sovversivi nascosti nei cartoons africani

Uno dei temi emergenti nelle nuove forme di animazione africana, secondo la Callus, è quello costituito dai messaggi subliminali e sovversivi che possono essere fatti passare tramite metafore, parodie o scene umoristiche contenute in essi. Normalmente i film di animazione sono visti, infatti, come qualcosa adatto solo ai bambini e perciò sono spesso ritenuti innocui e poco sofisticati a livello di linguaggio e di contenuto. Proprio questa loro apparenza leggera consente di introdurne all’interno contenuti a livello politico e sociale che a contrasto possono risultare molto forti.

Il ruolo della rete nella distribuzione dei cartoni animati

Oggi la rete e i mobile phone offrono ai produttori di cartoons in Africa e nel mondo una piattaforma di distribuzione eccezionale per veicolare il loro messaggio a un audience sostanzialmente planetaria. E il mondo dei produttori di cartoni si è fatto allora molto più reattivo verso gli eventi che quotidianamente avvengono nel continente africano. Democraticamente, insomma, ogni cartonist oggi ha la possibilità di dire la sua. Paula Callus è rimasta folgorata in un primo momento dalla vivacità con cui l’Africa si è lanciata nel mondo dell’animazione. La quantità di contenuti che per ora è riuscita ad archiviare è talmente elevata da fare invidia a un colosso come la Disney. La qualità, crediamo noi, deriva dal fatto che raccontano storie vere, purtroppo, a volte fin troppo.

Marco Bennici

L'Autore

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