Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi,
molto prima che accada.

Rainer Maria Rilke

I mercati finanziari danno fiducia all’Italia. Ma bisogna fare presto

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Hanno aperto inzialmente in moderatro calo, ma poi l’indice è diventato postivo. Piazza Affari ha retto la valanga di no al referendum costituzionale. Gli investitori hanno dato fiducia all’Italia che ha chiesto la testa del premier Mattero Renzi e non si è lasciata intimidire dai gufi. Speriamo bene! E’ questo il nostro augurio. E l’augurio di tutti coloro che non vogliono lo sfascio, ma un’Italia, nuova e migliore.

POsitivo, e molto, e a sorpresa, anche il commento di Pierre Moscovici, il commissario europeo agli affari economici e monetari, che, intervistato da France2 ha detto:
“L’Italia è un paese solido, con dell’istituzioni solide”. Parole che ridimensionano le previsione nefaste dei giorni scorsi sulla possibile virata italiana. “Il paese – ha sottolineato – è estremamente stabile ed è una grande economia”.

Benissimo. Ma ora bisogna agire in fretta. Il momento, nonostante i buoni auspici, resta delicato. Al presidente della Repubblica Sergio Mattarella spetta l’arduo compito di stablire tempi brevissimi per dare al paese una nuova legge elettorale e per indire le elezioni. Intanto che succederà? Questa mattina il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, atteso a Bruxelles per le riunioni dell’Eurogruppo oggi e dell’Ecofin che si terranno domani, ha annullato la sua partecipazione agli incontri. LUi e il presidente del Senato Piero Grasso sono in pole position per la carica di premier. Nomi eccellenti, ma non è questa la soluzione che vuole il popolo dello scontento…anche se magari è quella che ha fatto reagire bene la borsa.

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