Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta.

Paul Valéry

Il filmino del matrimonio

0

filmino matrimonioL’ultimo fotogramma da single: un sorriso che all’improvviso rompe la monotonia di una festa. Era una gelida sera di inverno, ad una cena di amici: uno scambio di sguardi e fu subito amore. Si avvicino’ lui per primo, con la sigaretta alle labbra come se dovesse accenderla, invece mi soffio’ in un orecchio qualcosa. Fui conquistata dal suo sorriso furbastro, l’accento ondulato del centro di Roma, il fisico asciutto, slanciato. Una statua. Io ero bella, spigliata, la battuta prontissima. Mi fece sentire immediatamente preziosa. L’indomani mi chiamo’ al telefono per augurarmi il buongiorno, e da quel giorno, il pensiero di lui la sera mi ha aiutato a dormire serena. Ho amato terribilmente le sue attenzioni, anche solo se mi apriva l’ombrello quando pioveva a dirotto. Era il mio circuito virtuoso: da quella notte d’inverno non mi ha mai più lasciata.

E’ lui, soltanto lui, che mi ha aiutato ad essere ancora più donna, fino a rendermi madre. Era vestito da medico in sala travaglio, col camice verde usa e getta, poi e’ calato il sipario, ho chiuso per un attimo gli occhi ed è finita la prima parte del film. Nell’intervallo e’ successo di tutto. Si sono accese le luci, ci siamo alzati. Stare a lungo seduti vicini sulla stessa poltrona non e’ semplicissimo. Abbiamo avuto entrambi bisogno di sgranchire le gambe e ogni tanto tirare un sospiro. C’era la vita da vivere. Il cellulare che squilla, le email di lavoro, il sonno arretrato, l’asilo, le spese di casa. I piatti che volano. Quando ci siamo guardati di nuovo negli occhi eravamo improvvisamente più grandi. Adesso siamo mamma e papà. Lui ha messo su un po’ di pancetta, la barba e’ incolta e l’aspetto non sempre impeccabile come quello di un tempo.

La famiglia sottrae ad entrambi parecchie energie. <<Lo porti tu oggi al parco?>>, gli chiedo. E’ domenica, nel frattempo io provo a riposare un’oretta. Sono ancora in pigiama mentre lui indossa matrimonioun maglione e ai piedi delle scarpe bianche da tennis. Ha il bebè in spalla. Gli sistema i capelli e poi gli chiude il giubbotto. E’ sexy e la dedizione con cui accudisce il bambino lo rende ancora più maschio. <<Allora a dopo>>, mi fa. Lo seguo con gli occhi senza perderlo un attimo. Io alla finestra, lui ha appena chiuso il portone. E’ una bella giornata di sole. Per strada una ragazza giovane li guarda, sorride. Sembra la scena di un film. Resto attaccata allo schermo fino a che non mi si chiudono gli occhi. Ma ho un sonno infinito, così spingo per un attimo ‘pause’ e ritorno a dormire.

Fiorella Corrado

L'Autore

Lascia un commento