Che ognuno avrà il futuro che si conquisterà.

Gianni Rodari

Il manuale della mamma perfetta

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Tutti i segreti della mamma perfetta

Uno dei primissimi acquisti della mia nuova vita da mamma e’ stato un libro dal titolo molto ammiccante: <<Come mantenere una casa in ordine dopo la nascita del vostro bambino: tutti i segreti della mamma perfetta>>. Premesso che lavorando fuori casa ho sempre avuto bisogno di un aiuto domestico supplementare tuttavia sapere di avere a portata di mano un jolly di quella maniera mi ha dato da subito una forza notevole. L’altro giorno ad esempio ho insistito con mio marito per organizzare un party di benvenuto per la nascita del nostro bambino. <<Sei certa?>>, m’ha detto sapendo quanto io sia già stanca e stressata di mio da non sostenere dopo una settimana frenetica la routine della casa figurarsi un evento più straordinario del solito. D’altronde è da un po’ che ha preso a chiamarmi la mia ‘regina di macchie’ per la naturale propensione ad imbattermi in ogni tipo di disastro domestico. Gli ho mostrato il mio migliore sorriso pensando al primo suggerimento del libro: <<se siete un tipo competitivo rendete le faccende di casa una gara olimpica mettendo un timer e cercando di battere il vostro record personale. Viceversa, se siete creative, immaginatevi attrice del più grande spettacolo di pulizie>>.

I risultati

Sabato a pranzo ogni cosa era pronta ben oltre il previsto così chiedo alla mia dolce meta’ di scendere a ritirare il buffet. Avevo provveduto a fare sparire per tempo tutti i trattori, le macchinine senza ruote, gli aerei sbilenchi e i numerosi tamburi parlanti. Senza mai abbandonare il sorriso avevo rimosso la pastina ammuffita dai quadri, aspirato briciole annidate fin dentro gli arazzi e rimesso come a nuovo le decorazioni ai muri; avevo aggiunto olio di lavanda vicino la porta di ingresso, sistemati fiori freschi sui tavoli e abbellito il tutto con decorazioni “fru-fru”. Mi stavo auto lodando per il risultato ottenuto, sdraiata col bimbo sul divano in salotto (un modello soffice e bianco, il pezzo forte di casa) pronta per la seconda passata di smalto. La probabilità che qualcosa accada, si sa, è inversamente proporzionale alla sua desiderabilità e forse il libro era stato scritto prima che Murphy mettesse a punto la sua storica legge. Così quando la boccetta di un semi permanente rosso bordeaux e’ andata tra le mani di mio figlio con la stessa determinazione in cui un salmone risale alla fonte, per poi rovesciarsi la’ dove non avrebbe mai dovuto finire, ho prontamente aperto il manuale alla pagina “macchie di vernice in poltrona”. Leggo il primo consiglio: <<applicare sulla zona colpita grumi di latte rancido finché questi non assorbono l’inchiostro>>. Ora, premesso che riconosco ampiamente di essere una mamma ancora abbastanza imperfetta, ma che da qui a far marcire qualcosa a tal punto ce ne vuole parecchio, tiro dritto e passo immediatamente al secondo consiglio: <<esponi la macchia alla luce del sole, portando ad esempio la poltrona in balcone>>. Se ciò non fosse possibile ( al centro di Roma l’unico balcone esistente e’ quello di mussoliniana memoria! ) allora << non vi resta che utilizzare una lampada a raggi ultravioletti: nel caso voi non ne foste forniti potete benissimo noleggiarla alla prima farmacia disponibile>>.

Le emergenze

Nella pagina dedicata alle emergenze più estreme il manuale dispensa suggerimenti anche per le madri in preda a una crisi di nervi, molto comuni alle donne soprattutto nel periodo post partum. Leggo d’un fiato: <<grattugia pochi grammi di agnocasto e mescolalo con il tanaceto partenio. Avrai un effetto immediato benefico sui disturbi nervosi tipici del baby blues>>. E per le mammine che vogliono riconquistare i mariti e tornare per una sera complici e amanti? Il manuale consiglia di stupire il partner partendo dall’acconciatura: cospargetevi il capo di polifenoli d’uva. Poi create l’atmosfera. Pulite bene la casa, fate sparire gli oggetti di troppo, abbassate le luci, bruciate un incenso dal profumo eccitante, mettete un disco di musica shakuhachi, srotolate un futon, indossate un ampio kimono (senza biancheria), quindi stappate una bottiglia di Champagne, rovesciatevelo addosso l’un l’altro e leccate le bollicine dal suo viso.

 

Fiorella Corrado

L'Autore

1 commento

  1. Adriana Nolè il

    Penso che la moglie e mamma perfetta, super efficace, capace di fronteggiare qualsiasi imprevisto domestico con risoluta efficienza magari con l’ ausilio di testi, enciclopedie e attrezzature ordinatamente collocate a vista e pronte all’ uso sugli scaffali del ripostiglio, abbia concrete possibilità di vincere consecutivamente (ogni anno! ) il premio di “donna noiosa dell’anno”. Scherzi a parte, penso che la piacevolezza di madre e di donna risieda proprio nell’ “antiperfezionismo” che consente di sorridere di più, di stressarsi di meno scegliendo di aver cura solo delle cose più importanti e belle della vita.

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