di Paul Atallah
It’s time to understand the new Middle East Toy: ISIS (Islamic State in Iraq and Syria). But to understand ISIS we must understand the Kurd’s issue.
The Kurdish people
The Kurdish people or Kurds are an ethnic group in Middle East. The Kurds number about 30 million. The Kurds are in the majority in the autonomous region of Iraqi Kurdistan and are a significant minority group in the neighboring countries Turkey, Syria and Iran, where Kurdish nationalist movements continue to pursue (greater) autonomy: Turkey: 11–15 million; Iran: 6.5–7.9 million; Iraq: 6.2–6.5 million; Syria: 2.2–3 million
The Turkish ambitions
According to some researchers, the Turkish prime minister has two-stage plans for Kurds for a greater hegemony both inTurkey and in the region. First, he seeks to cooperate with Kurds to increase his support base. Second, he will use Kurds both in Syria and Iraq to counter a rising and more threatening Shiite belt along Turkey’s southern border. Erdogan wants to see an independent Kurdistan. Once Kurdistan is independent, there is little chance that the Kurds of Turkey and Syria won’t join them. Erdogan’s support for the ISIS is easy to explain, even though the ISIS declared a caliphate in southern Turkey which seems as a no threat to Erdogan. He is silent because he sees an opportunity since Turkey needs the ISIS to dismantle nationalistic governments then to later consume them to create its Sunni Axis and its Ottoman dream. In Istanbul, Caliphate nostalgia for the Ottoman Empire has been on the rise as of late. The Turkish newspaper Today’s Zaman had this to say: “Therefore it is no coincidence to observe that some of the followers of Erdoğan believe he is a caliph who seeks to resurrect the Islamic Caliphate and the Ottoman Empire. It is no coincidence that Erdoğan’s target of “The Great Turkey” is intended to be completed in 2023 …”
Turkey involvement
Officials have told Turkey’s parliament that at least 1,000 Turks were fighting with ISIL in Iraq and Syria. They said the Turks, offered lucrative salaries, were recruited in mosques, schools and even from the security forces.” In addition, Agence France-Presse (AFP international news agency) also confirmed that “ISIL is recruiting throughout the region, and Turkey is no exception” . The figure was released in wake of allegations by the parliamentary opposition thatTurkey was being used for ISIL recruitment and training. The opposition cited videos that showed purported ISIL fighters at a celebration outside Istanbul in late July. The Turkish intelligence facilitated the supply of fighters and weapons from Iran through Turkey and to Syria.
Leaked video from ISIS training center In Turkey
Several Middle Eastern media broke the news that unrest has sparked in Turkey with demonstrations erupting denouncing Erdogan after Turkish citizens captured ISIS operatives in Turkey in which Turkish security forces released the terrorists and attacked the civilians who turned them in.
ISIS ambitions must not include Kurdish territory
ISIS is just a “Sunnite extremist” toy created in order to occupy the Sunnite part of Iraq separating it from the Shiite part. Its job description does not include in any way the invasion the Kurdish part of Iraq. This fact explains why the two USfighter jets striked ISIS artillery in Iraq’s Kurdistan. Obama said that we are committed to defend the Kurdish territory. For the Sunnite part, the brave guy of Baghdad has the duty to defend it. Boris Johnson said that it would be an utter tragedy if we did not defend the Kurds. It would be an utter tragedy if we did not do everything in our power to give succor and relief to those who are now facing massacre and persecution, According to some experts, the defense of Erbil,: this was the main cause that drew President Obama back to combat in Iraq last week, two and a half years after he fulfilled a campaign pledge and pulled the last troops out. “ISIS succeeded in securing Iraqi oil and now they have the resources to recruit more fighters and buy weapons. Why did everyone let them go that far and not intervene earlier?” “Obama will launch more strikes to save the oil and his Kurdish friends.”
Summary
ISIS is a Turkey, Qatari, US and MB toy who are still allied in order to destabilize the Middle East in order to create a new one. ISIS must not cross the red lines. The Americans will not fight against ISIS as long as they did not cross these red lines; otherwise how could we imagine that the Americans will be involved in a military action which would abort their own plans. Few days ago, Sheikh Qaradawi, a Muslim Brotherhood leader, announced in Istanbul: Turkey is the Caliphate State, andIstanbul is its capital … Turkey unites religion and the world, Arab (Wahhabist Sunnis) and Persian (Shiites), Asia and Africa, and it (the Caliphate) should be based upon this nation (Turkey). So, Turkey: capital of the Caliphate. ISIS: Arab countries terminator. ISIS must submit to Turkey (the Caliph who unifies Sunnites and Shiites).
The summary of the summary
To destroy ISIS, the Americans are not the best choice. They will fight them only to defend the Kurdish territory which will be given to Turkey. How can we destroy ISIS? There is no choice but a Russian/ Egyptian/ Syrian collaboration waiting to know the Saudi Arabia reaction regarding ISIS threat.
Isis o “l’estensione della Turchia sul territorio curdo”
E’ tempo di capire il nuovo Giocattolo del Medio Oriente: l’Isis (lo Stato Islamico in Iraq e Siria) Ma per capire l’Isis dobbiamo capire la questione curda.
Il popolo curdo Il popolo curdo o i Curdi sono un gruppo etnico del Medio Oriente. I Curdi sono circa 30 milioni. Sono concentrati in maggioranza nella regione autonoma del Kurdistan iracheno e costituiscono una significativa minoranza in Turchia, Siria e Iran, paesi dove attraverso i movimenti nazionalisti continuano a chiedere una più forte autonomia. Turchia: 11-15 milioni; Iran: 6,5 -7,9 milioni; Siria: 2,2 – 3 milioni.
Le ambizioni turche Secondo alcuni analisti, il premier turco ha un piano in due fasi per concedere maggiore autonomia ai curdi sia in Turchia che nel resto della regione. Adesso chiede di cooperare con loro per aumentare la base dei suoi sostenitori; poi, li userà sia in Siria che in Iraq per contrastare la crescente e sempre più minacciosa cintura sciita lungo i confini meridionali del paese. Erdogan vuole vedere un Kurdistan indipendente. Una volta che questo accade, c’è una piccola possibilità che i curdi della Turchia e della Siria non si uniscano a loro.L’appoggio di Erdogan all’Isis è facile da spiegare, anche se l’Isis ha dichiarato la nascita di un califfato al confine sud della Turchia che sembra non rappresentare per il leader turco una minaccia. Lui se ne sta zitto perché in questo vede un’opportunità: la Turchia ha bisogno che l’Isis smantelli i governi nazionalisti e poi li consumi per creare il suo asse sunnita e realizzare il suo sogno ottomano. Ad Istanbul, la nostalgia del Califfato dell’Impero Ottomano sta crescendo. Il giornale turco Zaman ha scritto: “Perciò non è un caso osservare che alcuni dei seguaci di Erdoğan credono che sia un califfo che cerca di resuscitare il Califfato islamico e l’Impero Ottomano. Non è un caso che l’obiettivo di Erdoğan di realizzare la “Grande Turchia” sia stato fissato per il 2023…”
Il coinvolgimento della Turchia Sono un migliaio i turchi che combattono con l’Isis in Iraq e Siria. Lo hanno riferito fonti ufficiali al parlamento precisando che gran parte di loro è stata reclutata nelle moschee, nelle scuole e anche tra le forze di sicurezza in cambio di denaro. In aggiunta la France-Presse ha confermato che l’Isis sta reclutando miliziani in tutta la regione e che la Turchia non è un’eccezione. Queste informazioni sono state diffuse in risposta alle accuse dell’opposizione secondo le quali la Turchia viene utilizzata dai jihadisti per il reclutamento e l’addestramento di combattenti, come mostrano alcuni video che riprendono esponenti dell’Isis a una celebrazione fuori Istanbul a fine luglio.
L’intelligence turco ha facilitato il reclutamento di miliziani e il rifornimento di armi dall’Iran attraverso la Turchia e la Siria.
Il video trapelato da un centro di addestramento dell’Isis in Turchia Alcuni mezzi di comunicazione mediorientali hanno dato notizia di disordini scoppiati in Turchia durante manifestazioni organizzate per denunciare Erdogan dopo che alcuni cittadini turchi avevano catturato esponenti dell’Isis operativi in Turchia, rilasciati dalle forze di sicurezza che avevano attaccato i civili che consegnato loro i terroristi.
Le ambizioni dell’Isis non devono includere il territorio curdo
L’Isis è un giocattolo “estremista sunnita” creato per occupare la parte sunnita dell’Iraq separandola dalla parte sciita. Le sue istruzioni per l’uso non prevedono in alcun modo l’invasione della zona curda del paese. Questo spiega perché i due jet americani hanno colpito l’artiglieria dell’Isis nel Kurdistan iracheno. Obama ha detto: noi siamo impegnati a difendere il territorio curdo. Per la parte sunnita, questo compito spetta al coraggioso tipo che sta a Baghdad.Boris Johnson ha detto: sarebbe una tragedia assoluta se non difendessimo i curdi. Sarebbe una tragedia assoluta se non facessimo tutto quello che è in nostro potere per dare aiuto e sollievo a chi ora si trova ad affrontare massacri e persecuzioni.Secondo alcuni esperti la difesa di Erbil è stato il motivo principale che ha spinto il presidente Obama a tornare a combattere in Iraq, due anni e mezzo dopo che aveva completato la campagna militare nel paese e ritirato le truppe.“L’Isis è riuscita a mettere in sicurezza il petrolio iracheno e ora ha risorse per reclutare più combattenti e comprare armi. Perché lasciarli fare e non intervenire subito?” “Obama moltiplicherà gli attacchi per salvare il petrolio e i suoi amici curdi”.
Riassunto L’Isis è un giocattolo della Turchia, del Qatar, degli Stati Uniti e dei Fratelli Musulmani che sono alleati per destabilizzare l’ordine del Medioriente e crearne uno nuovo. L’Isis non deve attraversare la linea rossa. Gli americani non combatteranno contro l’Isis se l’Isis non attraverserà la linea rossa; altrimenti come potremmo immaginare un coinvolgimento americano in un’azione militare che possa abortire i suoi piani. Pochi giorni fa, lo sceicco Qaradawi, un leader dei Fratelli Musulmani, ha annunciato a Istanbul: la Turchia è il Califfato e Istanbul la sua capitale …la Turchia unisce religioni e mondo arabo (sunniti wahhabiti) e persiano (sciiti) , Asia e Africa, e il Califfato dovrebbe avere sede in questa nazione. Turchia: capitale del Califfato Isis: terminator dei paesi arabi Isis: deve sottomettersi alla Turchia (il Califfato che unisce sunniti e sciiti)
Riassunto del riassunto
Distruggere l’Isis non è la migliore opzione per gli americani. Gli americani lo combatteranno solo per difendere il territorio curdo che sarà dato alla Turchia. Come distruggere l’Isis? Non c’è altra possibilità se non una collaborazione tra Russia, Egitto, Siria in attesa di conoscere la reazione dell’Arabia Saudita ruguardo a questa minaccia.
