Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi,
molto prima che accada.

Rainer Maria Rilke

Legge di Stabilità 2016: Italia col segno più?

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legge di stabilitàAbbassare le tasse in Italia ha detto Matteo Renzi non è di destra né di sinistra, è semplicemente giusto! Vogliamo un Paese più semplice, questa legge di stabilità è una legge di fiducia. I segnali di ripresa ci sono, e anche segnali di maggiore fiducia da parte dei cittadini che possono vedere con i loro occhi che qualcosa sta cambiando. Gli 80 euro al mese per i meno abbienti sembrano essere per sempre, via le tasse sulla prima casa, Tasi e Imu, è previsto un intervento straordinario sulle case popolari, il canone Rai scende da 113 a 100 euro, ma sarà inserito nella bolletta della luce. Le tasse scenderanno in modo sistematico, niente aumento dell’Iva, e mantenimento del bonus ristrutturazioni edilizie irpef al 50% mentre quelle legate al risparmio energetico al 65%. Incentivi alle assunzioni per chi assume un dipendente a tempo indeterminato, innalzamento dell’uso dei contanti a 3.000 euro (partite iva e lavoratori autonomi), taglio dell’Ires al 24% dal 2017. Spending review da 5.8miliardi con tagli ai ministeri del 3% sugli sprechi (accorpamento dei costi standard). Pensioni, part time agevolato per tutti i dipendenti privati over 63 e innalzamento della no tax area che da 7.500 euro diventa per tuti 8.142 euro (pari a quella per i dipendenti, condizionata dall’approvazione Ue), e poi c’è il fondo antipovertà da 600milioni per i bambini poveri. Buone notizie per le imprese che investono, in arrivo i super ammortamenti al 140% attivi già dal 15 ottobre 2015. Uno dei pallini del premier è la cultura. A questo progetto parteciperanno anche le fondazioni bancarie attraverso un fondo finalizzato a misure di sostegno contro la povertà educativa di 150milioni di euro l’anno, per tre anni. Avremo 500 cattedre d’eccellenza, l’assunzione di 1000 nuovi ricercatori e 6000 borse di studio di medicina. Viene estesa anche ai quotidiani e ai periodici diffusi elettronicamente l’aliquota agevolata dell’Iva al 4%. 450milioni nel prossimo triennio sono stati destinati per la Terra dei Fuochi e risorse per un fondo di garanzia per l’Ilva di Taranto e lo stanziamento definitivo per l’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Nuove risorse, 405mln nel 2016, la nuova linfa all’agricoltura.

Quanto costa questa manovra?

1. 17miliardi cancellazione aumento iva e accise
2. 5miliardi cancellazione Tasi e Imu agricola
3. 3.5miliardi per le misure anti povertà e sulle pensioni
4. 1.5miliardi per decontribuzione e meno tasse per le imprese

Da dove arriveranno le risorse?

1. 13miliardi da aumento obiettivo deficit (sale dal 1,4 al 2,2%)
2. 5miliardi da spending review
3. 2miliardi dal rientro dei capitali con la voluntary disclosure
4. 1miliardo da aumento prelievi sui giochi
5. 600milioni da cancellazione delle province
6. 4.9miliardi da maggiori entrate per effetto della crescita economica (+1.6%)

La scelta del governo è quella di rispettare le regole europee e di essere riusciti contemporaneamente a recuperare uno spazio di flessibilità che vale circa 13miliardi. Il valore complessivo della legge di stabilitàmanovra si aggira tra i 27 e i 30miliardi di euro, la differenza dipende dalla possibilità che la commissione Ue accetti un margine di maggiore flessibilità pari al 2%, pari a 3.3miliardi per l’evento migratorio eccezionale e anticiperemmo al 2016 misure previste per il 2017: Ires e i soldi per ulteriori investimenti per l’edilizia scolastica. Sulla sanità saranno disponibili 111miliardi per il 2016 con l’avvertenza: “più soldi, ma spenderli meglio”. I sindacati e le correnti di sinistra del Pd criticano il fronte pensioni per la mancanza di flessibilità in uscita per quei lavoratori prossimi alla pensione, per lo scarso impiego di risorse per i lavoratori del pubblico impiego definito “una mancia”, bocciatura totale per la cancellazione dell’Imu su tutte le prime case(anche per le case di lusso e per i più abbienti), paventano la possibilità che aumenti l’evasione fiscale, il lavoro nero e la corruzione, la mancanza di adeguamento del fondo previsto per l’invecchiamento della popolazione e chi più ne ha più ne metta. Nonostante l’Italia sia tornata a crescere, l’occupazione abbia rovesciato la tendenza negativa, i consumi interni diano segnali di miglioramento, siamo sempre pronti ad indire uno sciopero generale, a contestare anche quel poco di buono che i nostri politici riescono a fare.

Simona Agostini

L'Autore

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