La gente ha sempre dichiarato di voler creare un futuro migliore.
Non è vero. Il futuro è un vuoto che non interessa nessuno.
L'unico motivo per cui la gente vuole essere padrona del futuro
è per cambiare il passato.

Milan Kundera

Marinaleda, la città andalusa dell’utopia socialista

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Esiste una città in cui non si sente la parola disoccupazione o crisi economica? Un posto dove il lavoro è un diritto garantito e presente per tutti i cittadini? A quanto pare sì, è la città spagnola di Marinaleda, nel cuore dell’Andalusia. Un luogo quasi irreale con un livello di disoccupazione pari allo 0%.

L’esempio del socialismo
In uno dei territori in cui la recessione economica ha colpito più duramente si trova la piccola comunità rurale di 2.650 abitanti che ispirandosi ai valori del socialismo ha saputo creare in 30 anni un sistema ben saldo basato sulla cooperazione invece che sulla competizione. Un sistema che garantisce l’occupazione e la sopravvivenza dell’intera popolazione grazie alla messa in comune dei beni presenti e prodotti nel territorio.

Comunità e uguaglianza alla base della politica di Marinaleda
sindaco marinaledaE’ la politica di Juan Manuel Sánchez Gordillo, sindaco di Marinaleda dal 1979, ad aver portato alla nascita di un fenomeno unico nell’ambito internazionale. Riprendendo i valori di comunità e uguaglianza del socialismo, il sindacalista spagnolo e l’intera amministrazione municipale sono riusciti a espropriare numerosi metri quadrati per renderli “comuni” a ogni abitante. Il territorio è infatti proprietà comune a tutti. A essere uguale è anche il salario di 47 euro giornalieri, per un ammontare complessivo di 1.128 euro mensili, a prescindere dal tipo di lavoro svolto, e le case messe a disposizione di ognuno, per le quali occorre sborsare un modesto anticipo di 15 euro. Si tratta di strutture di 90 metri quadrati costruite dagli stessi residenti. Nessun mutuo o affitto da versare, basta prestare la propria manodopera. Il terreno è infatti del municipio e la quota da versare per l’acquisto la decidono in assemblea gli stessi autocostruttori.

L’agricoltura, la chiave del successo
Ma di cosa vive la comunità rurale più utopistica dell’Europa? Peperoni, olio di oliva, carciofi e legumi, sono i prodotti principali del territorio che si sostenta principalmente grazie alla loro produzione, conservazione ed esportazione. Oltre al lavoro nei campi importante è anche il settore dell’industria della trasformazione. Questi sono i campi che occupano il 70% della popolazione mentre la restante parte lavora nei piccoli esercizi commerciali presenti in città.

Una comunità con lo 0% di disoccupazione
Un meccanismo questo che negli anni ha permesso di realizzare una comunità dove la disoccupazione è ai livelli dello 0%, un caso più unico che raro, sia in campo spagnolo che internazionale. Un fenomeno che inevitabilmente accende i riflettori sulla piccola cittadina dell’Andalusia e che invita a riflettere.

Sara Pizzei

L'Autore

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