Ecco qual è il problema del futuro:
quando lo guardi cambia perché lo hai guardato.

Lee Tamahori

Non più solo export. La Cina ora si è messa a fare anche shopping

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La Cina si promuove Paese importatore. Segnando un passaggio storico mira a completare quella metamorfosi che la vedeva nazione colosso dell’export trasformandosi nel più grande mercato economico che importa beni di consumo per la propria classe media in forte crescita. I numeri dei contratti conclusi per l’acquisto di beni e servizi sono da capogiro, ben 57,83 miliardi di dollari ha dichiarato nella conferenza  stampa del 10 novembre il Vice Direttore Generale dell’ufficio CIIE, Mr. Sun Chenghai. Sono stati 16.46 miliardi di dollari gli accordi siglati per l’acquisto di apparecchiature intelligenti, 12.68 miliardi di dollari gli acquisti di prodotti alimentari e agricoli, non da meno è il settore delle automobili con 11,99 miliardi seguito da 5,76 miliardi per apparecchiature medicali e sanitari, 4,33 miliardi di dollari per apparecchiature elettroniche, 3,37 miliardi di dollari per abbigliamento e accessori e 3.34 miliardi per gli accordi nel settore dei servizi (fonte Xinhua Headlines:10.11.2018)

Libero commercio e futuro condiviso

Il libero scambio è il verbo del CIIE. Soltanto con la cooperazione e la globalizzazione economica si può prosperare. Nei prossimi 15 anni la Cina prevede di importare 30 trilioni di dollari in beni di consumo e 10.000 miliardi in servizi. Il libero scambio internazionale è l’elemento propulsore per uno sviluppo economico mondiale, e la Cina vuole cavalcare questa opportunità sostenendo il libero scambio. il Presidente Xi Jinping durante il discorso di apertura della Fiera ha detto: “L’economia cinese non è uno stagno, ma un oceano”. Con questa Fiera la Cina ha aperto le porte al mondo, riaffermando i suoi impegni per la salvaguardia del multilateralismo e del sistema di li libero scambio (Xinhua. Shanghai 10 nov.).

Gli accordi siglati dall’Italia

Una folta delegazione di imprenditori guidati dal Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha preso parte dal 5 al 10 novembre alla CIIE. I prodotti entrati in Cina per la prima volta sono circa 5.000 provenienti da vari Paesi del mondo, tra questi molte eccellenze italiane. Uno dei prodotti più costosi in mostra è stato l’elicottero AW189 e molto apprezzate le nostre Ferrari. Leonardo ha firmato un accordo per la fornitura di 15 elicotteri AW 139 con la Intercontinental Helicopter investment, Ansaldo Energia ha firmato con la Shanghai Electric  un accordo di circa 60 milioni di euro per la fornitura di una turbina a gas classe H FT36 per la centrale di Minhang. Fincantieri ha firmato una accordo per la fornitura di un Hub per la produzioni di navi, ed ha venduto 6 navi da crociera. Zambon, per incrementare la produzione del Fluimucil, investirà di 30milioni di euro per l’ampliamento del sito produttivo e per la costruzione di un nuovo stabilimento che occuperà altre 120 persone. Nel settore agro-alimentare Di Maio ha concluso un accordo per l’esportazione di arance e limoni per via aerea e il Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio ha inaugurato il padiglione Vinitaly International alla Hong Kong Winw & Spirits Fair. L’eccellente fama che i nostri prodotti a livello mondiale sembra abbiano cambiato anche le abitudini alimentari dei cinesi che molto spesso al piatto di spaghetti di soia preferiscono un piatto di fettuccine al tartufo. Elisabetta Matteucci sales manager dell’azienda “Umbria Terra di Tartufi” e di “Valnerina Tartufi” ha portato sulla tavola dei cinesi un capolavoro di sapore e gusto, il cibo dei Re: il “Truffle Gold”. L’azienda che è presente da tempo in Cina ha proposto al pubblico cinese, sempre più sofisticato nei gusti il caffè al tartufo, il tartufo nero macinato con oro edibile 24 karati e la salsa tartufata monodose da 12 gr. prodotto unico mai presentato prima in commercio”.

I rapporti bilaterali sino-italiani

I rapporti bilaterali sino-italiani fondati sulla promozione e sulla cooperazione economico commerciale sembra abbiano trovato una più assidua attenzione con la venuta del nuovo governo. Il Ministro Di Maio che dal suo insediamento ha già compito ben due missioni istituzionali in Cina è intervenuto alla sessione istituzionale del Business Forum  Italia-Cina a Shanghai ed ha dichiarato che “il CIIE rappresenta una grande opportunità per le imprese italiane” ed ha aggiunto che “il governo italiano continuerà a promuovere e ad incrementare la cooperazione con la Cina”.

Unendo la capacità economica della Cina e le nostre conoscenze tecniche, il  Know-How dell’Italia e la capacità operativa cinese, forse il nostro Pil potrebbe crescere.

Connessione e globalizzazione per una economia condivisa

Il Presidente Xi Jinping ha detto che la storia dimostra che “connettendosi agli altri si progredisce”. Solo rafforzando l’apertura e la cooperazione è possibile realizzare una ripresa economica  e uno sviluppo condiviso.

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