Ecco qual è il problema del futuro:
quando lo guardi cambia perché lo hai guardato.

Lee Tamahori

“Oggi che mi metto?” Risponde l’App ClosetSpace

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Siete il tipo di donna che apre l’armadio e si ritrova sommersa dai vestiti? O che passa ore a provare, togliere, riprovare, cercando la combinazione giusta e finendo per uscire di casa con un ritardo bestiale? Per voi è nata un’App che fa tutto al posto vostro, tranne che infilarvi i vestiti, ovviamente.

app closetspaceL’idea

È una splendida giornata di sole, fa persino caldo, niente potrebbe far pensare che la situazione possa mettersi male. Non hai visto quella nuvola in lontananza, sei uscita leggera.
Oppure… fa freddo, un freddo cane, quel cielo non può promettere che un tempo infame per il resto della giornata, perciò esci pesante, molto pesante. Ma a mezzogiorno spunta il sole. I raggi ti battono sulla testa continuamente, sembrano seguirti ovunque, e l’ufficio si trasforma in una gabbia infuocata. L’unica cosa che resta è maledire il momento in cui non hai deciso di vestirti a strati. Oppure puoi risolvere il problema all’origine. Con l’App ClosetSpace dell’azienda Stylitics, nata circa tre anni fa, non può succedere mai più niente di tutto questo.

Come funziona

Lo scopo è quello di suggerire l’outfit che si adatta perfettamente alla giornata cercando nell’armadio. E come lo fa? Analizza tutti i vestiti, scarpe e accessori compresi, e le previsioni del tempo per la giornata.
La prima mossa da fare è inserire tutti i capi d’abbigliamento del vostro guardaroba, sia vestiti che scarpe che accessori, dalle vostre foto o aggiungerli attraverso i cataloghi dei rivenditori. Tutto viene “taggato” e catalogato per colore, marca, taglia, prezzo, luogo d’acquisto e materiale.

E poi ci pensa l’App, che si mette subito all’opera: li miscela insieme, creando l’outfit per qualsiasi occasione, formale o informale, tenendo conto delle previsioni del tempo e di tutte le fastidiose variabili che potrebbero incorrere a disturbare i piani. Se non fosse abbastanza, il servizio  ClosetSpace si permette anche di suggerire cose che non sono nel guardaroba ma che potrebbero interessare…

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Per chi?

L’App è diretta alle donne, sono loro a pensare di più a cosa indossare e sono quelle (inutile dissentire) ad avere più vestiti nell’armadio, capi che molto spesso si perdono tra gli altri, e persino si dimenticano di ciò che hanno acquistato, magari durante un giorno di folli saldi.
Ma niente esclude che prima o poi l’azienda decida di dedicarsi anche agli uomini (qualche voce in giro già ci sarebbe). Perché discriminare?

Tag e stilisti

È possibile inoltre taggare gli abiti e creare delle “cartelle” in cui inserirli, come “scuola”, “lavoro” o “cena formale” ad esempio, questa divisione in sezioni dedicate alle varie occasioni è un ottimo modo per semplificare ancora di più la ricerca dell’outfit perfetto. In più è possibile sincronizzare l’applicazione con il calendario Google e avere in questa maniera un quadro delle combinazioni possibili per tutti i giorni che verranno, in anticipo. In futuro poi l’azienda permetterà a tutti gli utenti di seguire i post di uno stilista in tempo reale per ottenere un secondo parere su un abito o avere un aiuto per la scelta. Un modo per stimolare la sua utilità tra la gente comune che troverebbe un incentivo in più per usarla.

Implementazioni

L’App si arricchisce continuamente di nuovi contenuti, fornisce l’accesso a una rete di oltre 140 blog di moda e di altri membri della comunità che possono offrire ispirazione e idee, la possibilità di collegarti con gli altri utenti, le “statistiche di stile” sugli articoli più indossati o meno indossati, persino i commenti. E in aggiunta alla funzione più “classica”, offre anche un professionista stilista on-demand a 25 dollari al mese, che dopo pochi giorni proporrà dieci abiti con tutti i dettagli per come, quando e dove indossarli, e chiaramente dove acquistarli. In più se ci si vuole liberare di alcuni abiti dell’armadio in futuro l’App si connetterà ai mercati di seconda mano e con un clic si potrà metterli in lista.

Un possibile lato negativo… ma non troppo

L’Applicazione chiaramente tiene traccia di tutto, delle marche, delle abitudini… e tutto questo pacchetto di informazioni sull’utente fanno certamente gola alle aziende di moda che potrebbero servirsene, veicolando ancora di più gusti ma soprattutto gli acquisti. Potrebbe diventare per chi lo utilizza un’arma a doppio taglio, però è anche vero che ormai qualsiasi generico e non generico store, che venda libri, vestiti o dvd, raccoglie sempre queste informazioni per sé. Allora perché preoccuparsene?

Ilaria Pasqua

L'Autore

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