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Arrivano le piante sintetiche che non contaminano i campi

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piante sintetiche Piante in grado di sopravvivere solo se nutrite con amminoacidi sintetici e che, a differenze di quelle normali che troviamo in natura, non avrebbero scampo se coltivate nella maniera tradizionale. Questo è il risultato delle ricerche effettuate nelle Università di Harvard e Yale.

Una nuova frontiera di piante sintetiche

Una nuova frontiera di piante, che si inserisce negli studi sull’emergente fenomeno degli Ogm, passando così dalle Biotecnologie al nuovo polo della Biologia sintetica, che ha acquisito grande spazio negli ultimi 10 anni. Piante queste che da utilizzare nella produzione di farmaci o carburanti, ma non ad uso alimentare.

L’importanza di questi prodotti artificiali sta nel fatto che sviluppandosi in laboratorio potrebbero in questo modo non interferire con le altre colture e ridurre così le contaminazioni dei campi tradizionali. I ricercatori di Yale e Harvard hanno infatti studiato il modo di riprodurre in laboratorio quelli che rappresentano i ‘mattoni della vita’, cioè i nutrienti indispensabili per la crescita di queste piante. Elementi che sono unicamente rappresentati da amminoacidi sintetici.

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