La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai,
il futuro, rende la vita più semplice,
ma anche tanto priva di senso.

Italo Svevo

Russia in recessione, ma Putin dice: “Siamo usciti dal picco della crisi”

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Il picco della crisi è passato. Ma non è certo tornata a splendere la luce sull’economica russa. Alla tradizionale e russia 1attesa conferenza di fine anno il presidente Vladimir Putin ha dovuto ammettere che il Paese ha sofferto molto con il rublo che ha perso il 6 per cento a causa del crollo del greggio sul mercato e per l’embargo deciso dall’Occidente per porre fine alla questione Ucraina. “La nostra economia dipende dal prezzo del petrolio e da quello del gas. Ci aspettavamo che il Brent si assestasse prima a 100 dollari al barile, poi a 50, ma anche quest’ultima è stata una previsione troppo ottimistica, e abbiamo dovuta modificarla di nuovo”, ha detto, rispondendo alla domanda di un giornalista. “Il pil –ha aggiunto- è in caduta e così gli investimenti e l’inflazione è al 12,3%”.

Ma il peggio è passato, ha insistito nel sottolineare il presidente, che ha riferito che il debito estero resta basso, il settore privato si sta rivelando una grande risorsa e che la bilancia commerciale agricola gode di ottima salute, mentre l’industria manifatturiera lancia i primi lievi segnali di ripresa. Ma le domande dei giornalisti – se ne sono presentati in 1390 al World Trade Center della City moscovita, un record assoluto- non hanno riguardato solo la grave recessione che attanaglia ormai il paese da due anni.Putin, come al solito, ha mostrato di aver studiato e ha risposto su tutto, mostrandosi come al solito in grandissima forma. Del resto si è presentato avanti con un grande asso nella manica, una popolarità alle stelle, grazie al modo in cui ha gestito la sua campagna militare in Siria e nonostante l’attentato all’A321 in Sinai (con 224 morti, tutti russi).

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