Curiosi di sapere la storia de La Vergine delle Rocce (1506-1508 ca.) di Leonardo? O quanti ripensamenti ha avuto Rembrandt nel dipingere Ronda di Notte (1642)? La parte più nascosta dei quadri oggi può essere svelata in maniera non invasiva.
I ricercatori della School of Science and Technology presso la Nottingham Trent University hanno creato, in collaborazione con la National Gallery di Londra, una particolare procedura che permette di vedere attraverso uno strato di vernice, applicato spesso da artisti quali Leonardo, Van Eyck, Vermeer e Rembrandt sopra al colore per proteggerlo e renderlo più vivido.
il nuovo sistema di scannerizzazione può vedere al di sotto della superficie del quadro, così da rivelarne i diversi strati. In precedenza, ciò era potuto avvenire soltanto attraverso l’asportazione di una minuscola porzione dell’area da analizzare poi con il microscopio. Recentemente, gli scienziati hanno utilizzato la Tomografia ottica a coerenza di fase (Oct), pensata originariamente per l’ambito medico, applicandola alla conservazione delle opere d’arte, che ha così permesso le analisi dei quadri in maniera più approfondita.
Tale mezzo non era comunque sufficiente. Così i ricercatori della Nottingham Trent University, guidati dalla dottoressa Haida Liang, hanno optato per un miglioramento dell’Oct scindendone il fascio di luce: una metà viene diretta verso l’opera, l’altra sulla superficie di uno specchio. Misurando il segnale combinato, il sistema permette di calcolare quanto la luce sia penetrata all’interno della superficie. Ripetendo la procedura svariate volte sulla stessa area, è possibile costruire una mappa a sezione trasversale. Questo nuovo metodo ha rivelato la presenza di strati di vernice impossibili da distinguere con il solo microscopio.
Il prossimo passo è rendere disponibile tale procedura per altri istituti, e la sfida è cercare di portarla a termine utilizzando un solo strumento.
Ricercatori, studiosi e restauratori potrebbero essere in trepidante attesa.
