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Alan Kay

Si prepara la nuova stagione teatrale. Ed è caos da tric…

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stagione teatraleTra sale che riaprono e quelle che restano chiuse tra nuovi Teatri Nazionali e quelli di Rilevante Interesse Culturale (Tric) cosa c’è da aspettarsi dalla nuova stagione teatrale? La situazione, all’indomani della nuova legge di riforma del teatro, appare perlomeno frastagliata. Il Fondo unico per lo spettacolo taglia e aggiunge qua e là alquanto alla rinfusa: penalizzati l’Elfo Puccini e il Teatro Due di Parma, mentre alla Casanova che ha preso in gestione l’Eliseo- promosso Tric ancora prima di nascere- vanno 400mila euro. Riassumendo, la nuova riforma del teatro che ha suscitato moltissime polemiche prevede: 7 Teatri Nazionali con la clamorosa esclusione del Teatro Stabile di Genova (prima polemica); 19 Teatri di Rilevante Interesse Culturale tra cui il succitato Eliseo ed esclusione del Teatro Vascello (seconda polemica), 24 Centri di Produzione Teatrale, che diventeranno 28 viste le troppe esclusioni (terza polemica).

Intanto però la prossima stagione deve essere presentata, come a dire the show must go on. Il Piccolo di Milano va avanti dopo la morte di Ronconi e presenta una stagione diretta dal drammaturgo Stefano Massini fatta di ventidue produzioni; 11 spettacoli in lingua originale da sette Paesi; 20 spettacoli ospiti dalle realtà teatrali italiane più significative; 5 proposte di danza e un nuovo Festival Internazionale; un progetto euromediterraneo che traduce lo spirito di Erasmus in un festival e in masterclass; una rassegna di nuova drammaturgia che lancia un ponte verso la Cina; tre festival di cinema; due opere contemporanee in collaborazione produttiva con festival di musica radicati nella città. Inoltre nel 2016 si ricorderanno i 60 anni dalla morte di Brecht e dalla prima italiana dell’Opera da tre soldi allestita da Strehler con un allestimento di Damiano Michieletto. Il neo direttore firma “Credoinunsolodio”, con Manuela Mandracchia, Sandra Toffolatti, Mariangeles Torres mentre “Lehman Trilogy”, l’ultimo lavoro di Luca Ronconi, sarà in tournée e di nuovo in cartellone. E poi spettacoli di Rifici, Curino, Donnellan, tra le ospitalità: Emma Dante, Peter Stein, Mario Martone, Luca De Filippo, Massimo Popolizio, Alessandro Gassmann, Francesco Saponaro, Federico Tiezzi, Giampiero Solari, Moni Ovadia, e altri.

Nella capitale intanto, in attesa della stagione del Teatro di Roma la cui presentazione è stata posticipata a luglio, arriva la prima stagione dell’Eliseo firmata Luca Barbareschi che parte il 29 settembre trasformando il teatro in uno spazio polifunzionale, formato anche dal piccolo Eliseo, utilizzato per prosa, musica, incontri culturali, scuola di recitazione, spazio per i più giovani e ancora bar, biblioteca ed emeroteca: un luogo aperto anche nei mesi estivi, con spettacoli anticipati alle ore 20.

In tutto ventiquattro lavori: si va da “Una tigre del Bengala allo zoo di Baghdad” del premio pulitzer Rajiv Joseph ad “Ivanov” con Filippo Dini, da “Grand Guignol all’Italiana” di Vittorio Franceschi a “Sei personaggi in cerca di autore” di Gabriele Lavia, dai “Viaggi di Ulisse” di Nicola Piovani ad “Arancia Meccanica” di Anthony Burgess a “Il Grande Dittatore” di Charlie Chaplin. Al Piccolo Eliseo invece testi di Paolo Sorrentino a Claudio Fava e Gianni Borgna. Resiste il Teatro Vascello: “Nella crisi che investe tutto il settore dello spettacolo dal vivo e la mancanza di un progetto culturale da parte delle istituzioni che governano il nostro territorio” ha affermato in conferenza stampa la direttrice Manuela Kustermann, il Teatro Vascello “continua con rigore il suo percorso estetico e poetico verso un teatro puro e si conferma uno spazio per la creazione e la riflessione, uno strumento di conoscenza”. Una pluralità di linguaggi, quello offerto dalla nuova stagione di un teatro ingiustamente penalizzato, che va a confluire in uno dei cartelloni più interessanti della stagione con protagonisti, tra gli altri, Roberto Rustioni, Antonio Rezza, Andrée Ruth Shammah e che accoglie tre festival: Romaeuropa, le vie dei festival e il redivivo (meno male) teatri di vetro un tempo ospitato dal Palladium. Una vera e propria battaglia di trincea che affronta difficoltà economiche, eccesso di burocratizzazione, quando non incompetenza e disinteresse.

Laura Landolfi

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