Sogni, promesse volano... Ma poi cosa accadrà?

Gianni Rodari

“Smart City”, un nuovo modello di vita

0

Interconnesse ed efficienti le “Smart City” o  “città intelligenti” mirano a migliorare la vita dei loro cittadini . Integrate e strumentate, attraverso l’uso di tecnologie informatiche intelligenti sono in grado di fornire servizi all’avanguardia nella fornitura di infrastrutture, trasporti, servizi amministrativi , sanità, sicurezza pubblica, nonché nella distribuzione alimentare ed idrica a protezione dell’ambiente e dei cittadini. Studiate per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini le Smart City si sono rivelate una grande opportunità per aziende all’avanguardia.

I problemi emergenti nelle grandi città sono tanti: congestione del traffico, inquinamento, speculazione edilizia e abusivismo, spreco energetico, smaltimento dei rifiuti, mancanza di sicurezza e perdita della forma urbis. Il degrado del territorio e l’esplosione periferica sociale, abbassano il livello di qualità dei luoghi di vita, una globalizzazione povera, brutta ed inospitale crea fratture nella comunicazione tra la gente: pensare ad uno sviluppo sostenibile è possibile passando attraverso una azione di costruzione creativa, bisogna modificare i nostri modelli di vita, consumare meno risorse, produrre meno residui, consumare meno acqua, consumare meno suolo. Tutto questo richiede pianificazione, organizzazione, progettazione includendo piani di sostenibilità ambientale.

Smart City e “ le nuove infrastrutture”

Le Smart City (S.C) rappresentano l’ultima tendenza in fatto di pianificazione urbanistica tesa a migliorare l’architettura e la qualità della vita, mentre dal punto di vista ambientale puntano ad uno sviluppo urbanistico ecosostenibile, utilizzando la tecnologia per ridurre l’inquinamento o per generare energia alternativa.  Le infrastrutture materiali di queste città si relazionano con il capitale umano intellettuale e sociale di chi le abita attraverso la  connettività telematica che è considerata fonte di crescita e di sviluppo urbano. La S.C. è studiata per promuovere una città inclusiva. La coesione sociale con il Web crea  nuove forme di comunicazione sociale in ambito culturale e multimediale.

Le caratteristiche che identificano le Smart City possono essere riassunte in sei punti :

  1. Smart economy: usa tecnologie ICT (Information Communication Technology) per attrarre nuove imprese con spirito innovativo e di trasformazione
  2. Smart people: i cittadini co-autori delle politiche pubbliche, cioè abitanti smart in termini di competenze, capacità relazionali e atteggiamenti inclusivi (istruzione, creatività,apertura mentale),progettazione partecipata, consultazione democratica on–line per ogni decisione
  3. Smart governance: partecipazione civica con modalità di totale trasparenza
  4. Smart mobility: gestire efficientemente gli spostamenti quotidiani dei cittadini e gli scambi con le aree limitrofe, gestione dei trasporti pubblici e privati in modo da fornire una circolazione dinamica il risparmio energetico sarà l’ottimizzatore del piano di mobilità
  5. Smart environment: il concetto principale è la sostenibilità ambientale, uso dell’energia rinnovabile e uso del patrimonio naturale per ridurre le emissioni di sostanze inquinanti e di gas serra
  6. Smart living: l’utilizzo delle tecnologie informatiche, web, telefono, permettono la fornitura di servizi ai cittadini e alle imprese attraverso una connettività veloce implementando così la sicurezza territoriale grazie all’innovazione.

 

Innalzamento culturale e benessere nazionale

Attraverso la formazione e la ricerca, si realizza l’innalzamento culturale che va di pari passo con il benessere di una nazione. Il capitalismo intellettuale e la formazione di qualità, sono gli elementi focali per sollevare le sorti di ogni Paese. In una città intelligente nulla è lasciato al caso, la gestione dell’acqua, delle aree verdi, la gestione dei rifiuti, la mobilità, trasporto pubblico, l’uso delle energie rinnovabili, la costruzione di edifici intelligenti, l’efficienza energetica, la sicurezza e l’impegno condiviso di tutti i cittadini rappresentano i punti focali per una progettazione integrata dove l’uomo è al centro del sistema insieme alla tecnologia.

Città del futuro nel mondo

Nel mondo le città del futuro hanno fatto la loro comparsa già da qualche anno. Louisville negli Stati Uniti, Santander nel nord della Spagna, Songdo nella Corea del Sud, Copenhagen in Danimarca, Reutlingen e Berlino in Germania, Milano in Italia, Londra e ancora Città del Messico, Barcellona ed Helsinki. Ma in queste città sono stati applicati solo alcuni dei principi fondanti delle Smart City. In Asia, la Cina, il Paese ad oggi più avanzato tecnologicamente, già dagli anni 90 aveva sviluppato progetti di rilancio urbano attraverso le S.C. e nel 2011 le iniziative di Smart City erano state inserite nel piano quinquennale.

Giovanna Botteri inviata Rai in Cina parla dei veicoli a guida autonoma.

E’ di ieri 14 maggio l’intervista sui nostri TG che la giornalista italiana Giovanna Botteri ha rilasciato per la Rai sulle smart city e sul viaggio da lei fatto su di un veicolo a guida autonoma, “sembra di vivere nella fantascienza” ha detto! L’auto senza autista mette soggezione, anche un po’ di paura, si tratta di un’auto che si muove comandata da remoto, dove un computer registra e detta tutti movimenti, si ferma quando intercetta un pedone o il semaforo rosso, avverte un’altra vettura che vuole sorpassare e lascia la precedenza, ma soprattutto ti porta a destinazione!.Qui siamo già nel futuro!

Le parole del Presidente Xi Jinping

<Nel 2017 il Presidente Xi Jinping ha indicato Xiong’an, una località a cento chilometri da Pechino, come il modello globale di S.C., due milioni e mezzo di abitanti, la città che sarà il faro , la guida, l’esempio per tutto il pianeta di cosa si intenda per S.C., modello urbano sostenibile, innovativo, moderno, hi-tech> (da: Red Mirror-di Simone Pieranni). Oggi a livello globale le città consumano due terzi dell’energia mondiale, emettono il 70% della Co2 e producono 6.3 miliardi di tonnellate di rifiuti in plastica.

Huawei e  5G.  2020-2025 investimenti con una crescita annua a doppia cifra

Nel 2018 la Cina aveva già sviluppato più di 500 sperimentazioni e la città di Whuan nell’Hubei, è uno degli esperimenti più riusciti. Nel periodo 2020-2025 gli investimenti in infrastrutture hi-tech supereranno i 2.400 miliardi di euro, trasformando le attuali metropoli cinesi, da sovraffollate e inquinate in paradisi tecnologici, verdi e più a misura d’uomo: veicoli elettrici a guida autonoma, sistemi di riconoscimento e avviso, blockchain, banda larga, cloud computing, data center, forniture alimentari provenienti da energia verde e tutto grazie al 5G e alle reti in fibra ultraveloce che consentono di introdurre e velocizzare i servizi con nuovi tipi di sistemi di produzione e modelli di business. Nel solo 2020 sono state costruite oltre 600mila stazioni 5G.

Shenzhen, città con 13milioni di abitanti, grazie alla  tecnologia è diventata una megalopoli piena di uffici e tutta orientata al business. Grazie alla sua vocazione tecnologica, la città di Guangdong è diventata un modello di Smart City a livello internazionale. A fornire le infrastrutture tecnologiche è stata Huawei, azienda simbolo della Cina del terzo millennio che qui ha fondato il suo quartier generale e un mega campus per la ricerca nella vicina Dongguan (https://www.wirwd.it/attualtà/tech/2019/01/24/nuovo-campus.huawei). In Italia la  prima città a testare la potenza degli strumenti della Smart City firmata Huawei è stata Cagliari e entro la fine del 2020 era stata programmata l’apertura primo Open Lab italiano a Roma, negli Uffici di Roma Capitale all’Eur che sta subendo ritardi ,causa Covid.

Nel corso dello Smart City Forum di Shenzhen, Yan Lida, presidente di Huawei Enterprise Bg. ha dichiarato <queste tecnologie sono abilitatori che possono aiutare i governi e imprese a far fronte alle complicate sfide future>.

 

 

 

 

L'Autore

Lascia un commento