Sogni, promesse volano... Ma poi cosa accadrà?

Gianni Rodari

Start-up e Mezzogiorno: un connubio che sta dando i suoi frutti

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Da un lato la crisi degli investimenti strutturali. Dall’altro però la voglia dei giovani italiani di innovare con le idee. Qualche dato per questo 2014? Più di 1.200 domande presentate per start-up, di cui 368 finanziate, 2.767 neoimprenditori coinvolti, per un totale  di 68 milioni di investimenti attivati, di cui 32 in Campania, 15 in  Sicilia e 12 in Puglia. Sono questi i numeri di ‘Smart&Start’,  l’incentivo promosso dal ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia (in modalità completamente ‘paperless’, senza documenti  cartacei), con l’obiettivo di sostenere le start-up a carattere  fortemente innovativo con sede nel Mezzogiorno. Nel dettaglio, Invitalia ha ricevuto 1.252 richieste di finanziamento, presentate per il 27% da donne e per il 51% da giovani. L’80% delle  richieste riguarda imprese non ancora costituite. La Campania è stata la regione più attiva, con il 40% delle domande presentate, seguita da Sicilia (27%), Puglia (15%), Calabria (12%), Sardegna (2%), Abruzzo (2%) e Basilicata (2%).

Boom dell’economia digitale

sIl 70% delle richieste è stato presentato da nuove imprese che operano nell’economia digitale, le altre riguardano l’innovazione di processo o di prodotto e la valorizzazione dei risultati della ricerca. Dunque, le imprese che hanno superato con successo la valutazione di Invitalia sono state 368 (di cui 21 start-up innovative), con un tasso di ammissione di circa il 32% e un investimento medio per beneficiario di 184.000 euro. Tra le iniziative agevolate, primeggiano quelle dedicate al cloud computing (21%) e all’e-commerce (15%). In evidenza anche i settori Ict (12%), green economy (11%), turismo e beni culturali (8%).

Cosa fare nel 2015

E con il nuovo anno il progette riparto nella nuova versione ‘Smart&Start Italia’. Lo sportello on line sul sito www.smartstart.invitalia.it, dove sarà possibile presentare le domande e i piani di impresa, in forma completamente ‘paperless’, Il nuovo ‘Smart&Start’ ha una dotazione finanziaria di circa 200  milioni di euro ed è caratterizzato da alcune importanti novità: le agevolazioni sono estese a tutte le regioni italiane e non più solo  alle regioni del Mezzogiorno e alle aree del cratere Aquilano. I finanziamenti sono destinati alle start-up innovative – iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese – di piccola dimensione,  costituite da non più di 4 anni, ma anche alle persone fisiche che  vogliono avviare una start-up innovativa.

Interessante la “richiesta”. I piani di impresa, infatti, dovranno essere caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, mirare allo sviluppo di prodotti e servizi nel campo dell’economia digitale o essere finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica o privata. L’importo massimo finanziabile aumenta fino a 1,5 milioni di euro. Cambia anche la tipologia di agevolazione: sarà un finanziamento a tasso zero, ossia senza interessi, che potrà arrivare fino al 70% dell’investimento totale.

La percentuale massima di finanziamento potrà salire all’80% se la start-up è costituita esclusivamente da donne o da giovani sotto i 35 anni, oppure se al suo interno c’è almeno un dottore di ricerca italiano che sta lavorando all’estero. Inoltre, solo per le start-up con sede nel Mezzogiorno e nel Cratere sismico dell’Aquila, è prevista una quota (20%) di contributo a fondo perduto. Le start-up costituite da non più di 12 mesi potranno beneficiare anche di servizi specialistici di tutoring tecnico-gestionale.

Danilo Patti

L'Autore

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