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Taiwan risponde alla crisi delle librerie con un Nightclub, letterario ovviamente

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Forme estreme per situazioni estreme. L’editoria sta affrontando una crisi profonda e all’apparenza insuperabile. E le librerie combattono come possono. Se la nuova Rizzoli sta registrando dati positivi, c’è chi purtroppo annaspa. A Taiwan per arginare la crisi hanno pensato bene di creare una formula tutta nuova: nightclub per i libri.

Nuovi dati sullo stato dell’editoria

A fine ottobre si registra un calo del 4,6% di fatturato nei canali delle librerie, fisiche e online, e nella grande distribuzione, senza contare gli eBook, ovvero 43 milioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2013. In leggero recupero sicuramente, grazie a un’estate che è riuscita a risollevare di un po’ i dati più catastrofici dei primi mesi dell’anno, assestati sul -5,3%. La vendita dei libri di carta venduti sino a novembre 2014 è invece a un -7,1%.
Infine il mercato digitale, sempre in crescita, ha raggiunto ad oggi circa il 5%, ma fino alla fine dell’anno il dato non è ancora certo.

La Libreria Rizzoli resta un caso anomalo

Caro affitti, concorrenza spietata dei colossi editoriali, digitali perlopiù, e soprattutto un generale calo dei lettori continuano ad aggravare la situazione delle librerie. Una delle poche che mette addosso un po’ di speranza è la nuova Libreria Rizzoli, riaperta il 4 novembre scorso con un nuovo progetto, che sembra appartenere a un’altra epoca, a tempi passati in cui le librerie prosperavano. Nelle prime quattro settimane di riapertura, infatti, secondo i dati comunicati dagli stessi, le vendite sono incrementate del 40% rispetto al novembre dello scorso anno. Mentre i visitatori sono stati oltre 70mila. Successo anche per l’app di Rcs BooktoBook con 3 mila download di ebook. Quale sarà il motivo del successo? Un ambiente accogliente che promette di far sentire il lettore a casa? L’ampia scelta? Un progetto ben preciso? L’aver abbracciato con coraggio il digitale? Sicuramente tutto questo.

libreria nightclub

A Taiwan si trovano altre soluzioni

Si riesce a scorgere un’assonanza tra il successo della Libreria Rizzoli e quello altrettanto recente della catena taiwanese che ha proposto dei nightclub, letterari ovviamente.
È questa l’idea del Gruppo Eslite per battere la crisi. Una crisi non solo italiana ma internazionale; in particolare nel Regno Unito quasi un terzo ha chiuso i battenti negli ultimi dieci anni, secondo Booksellers Association. E negli Stati Uniti, Borders Books ha chiuso i suoi negozi, i punti vendita di Barnes & Nobles continuano a dimezzarsi perché faticano a stare in piedi a causa dei rivali digitali.

Il Gruppo Eslite

Il Gruppo Eslite vuole schivare ad ogni costo questo trend negativo e fino ad oggi ci riesce più che bene. Ha aperto la sua prima filiale a Taipei nel lontano 1989. 25 anni dopo i negozi in Taiwan sono 42, uno anche a Hong Kong, ma l’ambizione è quella di espandersi in tutta la Cina.
Il negozio principale ha cinque piani, ognuno dedicato a diverse categorie, come la moda, la musica, il cibo o agli eventi. Mentre il piano superiore è tutto libri.

Nightclub letterari

La particolarità del punto vendita però non è di certo la grandezza: è l’essere aperto 24 ore su 24. Nel corso degli anni è diventato il luogo di ritrovo notturno per eccellenza di tutti i booklovers, ma anche non, uno dei più frequentati, e sicuramente uno dei più insoliti. I nottambuli appassionati di libri troveranno sempre una porta aperta, e potranno sedersi sui gradini della libreria, a terra tra gli scaffali, o attorno ai tavoli di lettura, stare in solitudine chiudendosi in un silenzio ovattato, accompagnato da una musica soft, o formare dei gruppi e discutere, chiacchierare.

I frequentatori tipici

I frequentatori sono di tutte le età e dei più diversi; divoratori di libri nottambuli, hipsters, letterati, persone alla ricerca di un rifugio dove bere semplicemente una cioccolata calda. È infatti soprattutto un punto di ritrovo per gli amici, per alcuni un posto dove rimorchiare, o un luogo di studio ideale per gli studenti che riescono a concentrarsi solo la notte. Per altri è un sostituto di bar, ristoranti e nightclub.
Spesso viene trattata un po’ come una biblioteca, con lettori che passano la notte tra gli scaffali senza acquistare nulla, ma ai proprietari poco importa, perché sanno che i clienti torneranno.

Eslite-Bookstore

Sotto censura

Questo luogo atipico è diventato anche un punto d’attrazione per i turisti che visitano l’isola, provenienti dalla Cina continentale alla ricerca della letteratura vietata e sotto censura. Uno su quattro, secondo le autorità.
All’inizio di quest’anno, l’azienda ha smesso di vendere libri sensibili sul Tibet e sui diritti umani, forse nel tentativo di placare le autorità cinesi per evitare disagi in vista delle nuove aperture a Shangai e Suzhou.

Il perché del successo

Il gruppo Eslite ha registrato nel 2013 un fatturato di circa 425 milioni di dollari, 40% delle vendite, secondo il portavoce della società Timothy Wang. Le vendite però dovrebbero aumentare di quasi l’8% quest’anno. E con le nuove aperture nei prossimi cinque anni, l’intenzione è di incrementarle ulteriormente del 10-15%.
Il successo è, come nel caso della Libreria Rizzoli, una commistione di più fattori. L’apertura 24 ore su 24, il fatto che sia un luogo accogliente e caloroso che favorisce l’interconnessione, curato per il design, alla moda e allo stesso tempo “casalingo”, la presenza di un bar/ristorante all’interno, l’idea di trattare i visitatori, qualsiasi essi siano, con grande ospitalità, nello stesso modo in cui si trattano i libri. Tutto questo gli ha permesso di diventare un punto di riferimento unico. Anche se non è chiaro se questo nuovo modello di successo possa essere replicato fuori dalla Cina. A voi piacerebbe?

Ilaria Pasqua

L'Autore

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