Non preoccuparti di cosa sta per fare qualcun altro.
Il miglior modo per predire il futuro è inventarlo.

Alan Kay

Tecnologia: nostra alleata o futura rivale?

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tecnologiaIl mondo che abitiamo è sempre più invaso dalla tecnologia. Non possiamo farne a meno, anzi oggi non sapremmo farne a meno, giacché non saremmo più in grado di gestire la nostra vita. Il problema è che la tecnologia sta diventando così invasiva che forse, in un futuro non troppo remoto, sarà lei a comandare noi. Attualmente, l’umanità è arrivata a livelli di intelligenza artificiale così evoluti che, anche solo dieci anni fa, era impossibile immaginarli. Alcune macchine possono superare le nostre abilità mentali in aree specifiche, mentre altre hanno la capacità di imparare, comunicare e addirittura interagire con l’uomo. Esse imparano in maniera meccanica, non hanno i nostri limiti fisici, dunque sono più efficienti. Certo, hanno ancora qualche difficoltà ad interagire con il mondo e le attività di tutti i giorni, le più semplici che ci identificano come umani, come le necessità basilari o le capacità di allacciarsi le scarpe o tagliarsi le unghie. Ma le loro caratteristiche di giorno in giorno migliorano ed evolvono. Un esempio? L’auto senza conducente di Google.

Ma la domanda più pressante diventa se sia poi in grado di affrontare le emergenze. Per esempio, se mentre è in strada le si para davanti un ostacolo, riesce a distinguere se questo sia una busta di plastica, un cane o un bambino? La risposta che si viene a delineare assume connotazioni allarmanti: l’auto non sarà certo migliore di un buon conducente, non c’è dubbio, mi sicuramente sarà migliore del conducente medio. Gli errori meccanici le capitano, ma sicuramente meno di frequente rispetto all’errore umano. Non siamo capaci a far meno della tecnologia e continueremo sempre a cercare di progredire e migliorarla. Ma le macchine che creeremo continueranno ad essere macchine o cercheremo sempre più di renderle esseri intelligenti con cui interagire? La prospettiva che è possibile prospettarsi è duplice: o le macchine prenderanno il sopravvento e ci ridurranno in schiavitù, creando un mondo post-apocalittico in cui saranno loro a comandare (come nella maggior parte dei film appartenenti al genere fantascientifico) o vorranno vivere come noi e interagire con noi. In entrambi i casi, dovremmo prepararci ad un futuro, prossimo o remoto che sia, ancora più tecnologico, dove in un certo senso a regredire saranno, purtroppo, le nostre capacità di gestirci autonomamente.

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