La gente ha sempre dichiarato di voler creare un futuro migliore.
Non è vero. Il futuro è un vuoto che non interessa nessuno.
L'unico motivo per cui la gente vuole essere padrona del futuro
è per cambiare il passato.

Milan Kundera

Un venerdì sera a Parigi di orrore e barbarie

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parigiUn attacco barbarico e oscurantista a Parigi, alla Francia e al cuore pulsante di quell’Europa che crede nella tolleranza, nella solidarietà, nell’uguaglianza, nella libertà e nel dialogo. Un massacro che non ha precedenti nel nostro Vecchio Continente, figlio dell’ignoranza, della povertà e della disperazione ma soprattutto di quell’odio che da questo si genera. Qui l’islam non c’entra. Qui dio è una scusa. Un terribile strumento di morte usato per seminare paura e scongiurare la pace. E’ di 129 vittime l’ultimo bilancio della catena di attentati che ha sconvolto la capitale francese, 180 i feriti, di cui tantissimi in condizioni critiche, e sei i luoghi del massacro, bersaglio della terribile furia terroristica. L’Isis ha rivendicato la paternità delle stragi, annunciando nei suoi deliranti comunicati online una nuova ondata di sangue. Nel mirino: Londra e Roma.

21,20 – Prima esplosione vicino allo Stade de France, dove si disputava la partira Francia-Germania
21,25 – Sparatoria al bar Le Carillon e al ristorante Le Petit Cambodge restaurant, in rue Bichat 21,29 – Altri spari nella stessa area, in avenue de la Republique
21,30 – Seconda esplosione vicino allo stadio
21, 38 – Spari al bar La Belle Equipe, in rue de Charonne
21, 43 – Esplosione a boulevard Voltaire, vicino al Bataclan concert hall
21, 49 – Spari a Bataclan, poi esplosioni
21, 53 – Terza esplosione alle Stade de France
22, 00 – Spari a boulevard Beaumarchais, vicino a Bataclan

(Fonte polizia francese)

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