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Pietro Barilla

Yemen: 4 capi Houthi accusati per raid al porto di Al-Dhaba

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L’accusa della procura di Hadramawt include Abdulmalik Al-Houthi, Mahdi Al-Mashat, Muhammad Al-Atifi e Yahya Qassem Saree.

L’Ufficio Specializzato della Procura Penale del Governatorato di Hadramout, nel sud-est dello Yemen, ha presentato un atto d’accusa contro 4 leader di spicco della milizia Houthi.

L’accusa è in relazione ai recenti attacchi terroristici che hanno preso di mira porti petroliferi e minacciato compagnie di navigazione e navi straniere con l’obiettivo di di provocare il collasso dell’economia nazionale.

Secondo fonti giudiziarie, la procura del governatorato di Hadramout ha presentato un atto d’accusa contro i leader Houthi: Abdul-Malik Al-Houthi, Mahdi Al-Mashat, Muhammad Al-Atifi e Yahya Qassem Sari.

Il provvedimento include l’accusa ai leader ribelli di incitare a condurre bombardamenti contro obiettivi di vitale importanza per l’economia nazionale. Sono accusati anche di minacciare e terrorizzare le compagnie petrolifere e le navi straniere per costringerle a interrompere le loro attività negli impianti e nei porti petroliferi yemeniti. L’obiettivo è quello di fermare l’esportazione di petrolio della Repubblica con l’intento di provocare un collasso dell’economia nazionale. L’accusa chiedeva che i leader della milizia terrorista Houthi fossero processati e condannati alle pene massime previste dalla legge.

Secondo il capo dell’Ufficio Specializzato della Procura Penale di Hadramout, il giudice Raed Lardi, prendere di mira i porti petroliferi è considerato un crimine di guerra. Questo perché i porti e gli impianti petroliferi rappresentano un’importanza per l’economia nazionale che non può essere compromessa. Ha affermato che la procura ha accusato i leader Houthi di aver istigato i due attacchi terroristici che hanno preso di mira il porto di esportazione di petrolio di Al-Dhaba nella città di Al-Shihr il 21 ottobre e il 21 novembre.

Il procuratore capo ha affermato che i due attacchi sono stati effettuati con droni e attacchi missilistici. Hanno preso di mira la petroliera (Nissos Kia) mentre era ormeggiata al porto petrolifero di Al-Dhaba. Era lì per un carico di petrolio. L’attacco intendeva costringerlo a lasciare il porto. Lo stesso vale per la petroliera (Pratika) che si trovava nello stesso porto. Questi attacchi hanno provocato perdite materiali ed economiche.

 

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