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Lee Tamahori

Yemen: Abdul-Malik, Houthi smettano di manipolare crisi Safer

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La petroliera ferma al largo di Hodeidah dal 2015 è una bomba ecologica per la regione

Il primo ministro yemenita, Maeen Abdulmalik, ha sottolineato che la comunità internazionale dovrebbe porre fine alla manipolazione portata avanti dalla milizia Houthi del dossier della petroliera Safer e di non usarla come ricatto politico.

Il capo del governo yemenita Ha sottolineato la necessità di passare rapidamente all’attuazione del piano di svuotamento del serbatoio per evitare l’imminente disastro in caso di fuoriuscita di petrolio, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa yemenita.

Ciò è avvenuto durante il suo incontro con il coordinatore residente per le attività esecutive e coordinatore umanitario delle Nazioni Unite in Yemen, David Gressly, nella capitale ad interim, Aden.

Durante l’incontro i due hanno discusso delle questioni relative alle sfide che devono affrontare riguardo il lavoro umanitario e agli ostacoli posti dalla milizia Houthi nonostante la tregua umanitaria.

Il Presidente del Consiglio yemenita è stato inoltre informato dal funzionario delle Nazioni Unite sui fondi ottenuti per l’attuazione della prima fase del piano di svuotamento della petroliera Safer, sul deficit di finanziamento esistente e sugli sforzi compiuti per colmarlo, che accelererebbe il processo di svuotamento e di manutenzione del serbatoio per evitare una catastrofe ambientale globale.

Abdul-Malik ha ribadito il pieno sostegno del governo al piano delle Nazioni Unite per la petroliera per evitare il catastrofico pericolo ambientale rappresentato dalla situazione del serbatoio che perde. La petroliera si trova in una situazione critica poiché presenta delle crepe, soprattutto da quando la milizia Houthi ha impedito per anni agli ispettori delle Nazioni Unite di ispezionarla.

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