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Alan Kay

Yemen: governo chiede nuovo approccio contro Houthi

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Davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite

Il governo yemenita ha chiesto un ruolo maggiore della Comunità internazionale verso la pace nello Yemen. Ha chiesto di fare pressione sulla milizia Houthi e sui suoi alleati in Iran.

Il delegato dello Yemen alle Nazioni Unite, Muhammad al-Saadi, ha parlato lunedì sera 16 gennaio, in un discorso davanti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Ha chiesto di trovare un nuovo approccio verso la pace per affrontare l’intransigenza degli Houthi.

Ha anche sottolineato che tutti gli sforzi del Consiglio di sicurezza e delle Nazioni Unite rimarranno inafferrabili. Finché il regime iraniano continuerà a interferire negli affari interni dello Yemen. Ha accusato il regime iraniano di continuare a sostenere la milizia Houthi per prolungare la guerra.

L’intercettazione di un gruppo di navi che trasportavano armi iraniane destinate allo Yemen dalla fine dell’armistizio ne è una conferma. Dimostra l’escalation delle operazioni di contrabbando di armi da parte del regime di Teheran e la preparazione per un nuovo round di conflitto nello Yemen.

Il rappresentante dello Yemen ha invitato il Consiglio di sicurezza ad assumersi le proprie responsabilità nel mantenere la pace e la sicurezza internazionale. Nel fermare questo comportamento distruttivo attraverso il quale il regime iraniano mira a violare i diritti del suo popolo.

“La milizia Houthi deve essere scoraggiata e inclusa nei gruppi terroristici”.

Ha anche sottolineato che la milizia Houthi non ha alcun desiderio di pace. Sta lavorando per sfruttare gli sforzi delle Nazioni Unite come copertura per mettere in pratica il suo comportamento terroristico contro i civili. Minaccia inoltre le spedizioni internazionali nel Mar Rosso.

Al-Saadi ha accusato la milizia Houthi di molestare le donne yemenite alla maniera delle organizzazioni terroristiche. Si riferiva alle rigide restrizioni imposte dalla milizia al movimento, al trasporto e all’abbigliamento delle donne nelle aree sotto il suo controllo nello Yemen settentrionale.

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