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Gianni Rodari

Yemen: Grundberg chiede fine assedio Houthi a Taiz

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Il movimento limitato aggrava le sofferenze dei civili

L’inviato delle Nazioni Unite in Yemen, Hans Grundberg, ha esortato martedì 14 giugno, durante una riunione del Consiglio di sicurezza dell’ONU, la milizia Houthi ad accettare la riapertura delle strade che portano alla città di Taiz, nel sud-ovest del Paese.

Grundberg ha affermato che è necessario consentire alla tregua, che è stata rinnovata all’inizio di giugno per due mesi, di ridurre le sofferenze dei residenti di Taiz, osservando che la libertà di movimento dei suoi abitanti è stata significativamente minata per anni.

“Sebbene sia stato incoraggiato dalla risposta positiva del governo yemenita alla proposta delle Nazioni Unite, sto ancora aspettando una risposta dagli Houthi. Dopo le mie discussioni costruttive a Sana’a lo scorso fine settimana, esorto gli Houthi a darmi una risposta positiva senza indugio”.

Ha anche osservato che l’armistizio offre una rara opportunità di procedere verso la pace. La città di Taiz, con una popolazione di circa 600.000 abitanti, è stata in gran parte isolata dal mondo dal 2015 dai ribelli Houthi.

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