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Yemen: Houthi si rifiuta di aprire le strade di Taiz

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Per funzionario yemenita, Grundberg è responsabile di questo rifiuto

Il capo della squadra del governo yemenita che sta negoziando per aprire le strade principali di Taiz, Abdul Karim Shaiban, ha confermato che il gruppo Houthi insiste sulla sua volontà di aprire solo le strade secondarie intorno alla città, cosa che non soddisfa le esigenze dei cittadini nel governatorato di Taiz, nel sud-ovest dello Yemen.

Shaiban ha spiegato che le strade che gli Houthi insistono ad aprire sono vecchie di 150 anni sono, montuose e accidentate e non sono adatte al passaggio di auto e veicoli, secondo quanto riportato da il sito web “Yemen Monitor”.

Il funzionario yemenita ha accusato gli Houthi di aver tentato di boicottare la decisione dell’inviato delle Nazioni Unite, Hans Grundberg, ritenendo allo stesso tempo l’inviato dell’ONU responsabile di non aver preso una decisa posizione di condanna contro gli Houthi.

Il capo della delegazione di governo yemenita ha invitato la comunità internazionale a sostenere questa posizione e ad imporre sanzioni contro il gruppo ribelle in quanto ostacola l’armistizio. Ha sottolineato che la tregua è un pacchetto completo e indivisibile firmato dal governo e dagli Houthi, che include l’apertura delle strade di Taiz e poi del resto dei governatorati.

“Al-Houthi sta eludendo gli impegni e vuole continuare l’assedio di Taiz e usarlo come carta politica per guadagni che vuole ottenere in futuro”.

La milizia Houthi ha formalmente informato l’inviato delle Nazioni Unite in Yemen, Grundberg, del rifiuto della proposta da lui presentata al termine del secondo round di negoziati svoltosi in Giordania. Secondo la lettera inviata dal capo del Comitato per i negoziati Houthi, Yahya al-Razami, all’ufficio dell’inviato delle Nazioni Unite, la milizia ha affermato di aderire alla sua proposta unilaterale, che aveva presentato prima del secondo round dei negoziati di Amman, e il suo rifiuto della proposta di Grundberg.

Il messaggio Houthi ha aggiunto che il percorso proposto dall’inviato Onu (Asaigra – Softel) necessita di ulteriori approfondimenti, e che sarà discusso nel prossimo incontro congiunto mentre ha rinnovato la sua proposta unilaterale di aprire le strade in due fasi: la prima fase prevede l’apertura della strada (linea Salah-Abaar-Al-Sarmin-Damna-Al-Hawban-Sana’a) e la strada Lahj-Aden (Al- Shiha-Karsh-Al-Rahda-Al-Hawban-Sana’a), mentre la tappa prevede La seconda, la cinquantaseiesima strada, in cambio dell’apertura dell’altro lato della la strada per Al-Dhalea (Maris – Damt).

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