"Tutto è fatto per il futuro, andate avanti con coraggio".

Pietro Barilla

Yemen: nuova crisi del carburante a Sana’a

0

La crisi, provocata dagli Houthi per alzare i prezzi del mercato nero da loro gestito, provoca lunghe code di auto alle pompe di benzina

Le stazioni di servizio a Sana’a, capitale dello Yemen che è sotto il controllo della milizia Houthi, hanno assistito a un improvviso ritorno di lunghe file di auto e veicoli davanti ai distributori, annunciando l’inizio di una nuova crisi che aumenta le sofferenze dei cittadini.

I residenti locali di Sana’a hanno detto che sono state viste lunghe file di auto davanti alle stazioni di servizio, dopo che alcune hanno chiuso improvvisamente i battenti.

La crisi provocata dagli Houthi dei derivati ​​del petrolio, che ha l’obiettivo di provocare aumenti al mercato nero da loro gestito, è arrivata un mese dopo l’inizio della tregua dell’ONU, secondo la quale la Coalizione avrebbe consentito l’ingresso di derivati ​​del petrolio nel porto di Hodeidah, controllato dai ribelli filo iraniani.

Il ministro dell’Informazione yemenita, Muammar Al-Eryani, ha accusato la milizia Houthi di provocare una nuova crisi, nonostante il continuo e regolare arrivo di navi di derivati ​​del petrolio al porto di Hodeidah, al ritmo di due a settimana, come una continuazione del suo approccio di sfruttare le sofferenze dei cittadini e limitando i loro mezzi di sussistenza.

Al-Eryani ha dichiarato, in un comunicato stampa, martedì sera, che il numero di navi di derivati ​​del petrolio che hanno scaricato il loro carico nel porto di Hodeidah dal 1 aprile all’8 maggio ha raggiunto le 10 navi caricate con 268.911 tonnellate, oltre a a una nave carica di 60.000 tonnellate di diesel che ha ottenuto i permessi necessari. Si tratta di quantità che superano per 3 mesi le effettive esigenze delle aree controllate dalla milizia Houthi.

L'Autore

Lascia un commento