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quando lo guardi cambia perché lo hai guardato.

Lee Tamahori

Aborto. La protesta delle donne polacche anche a Berlino

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(Il servizio fotografico è di Gianluca Quaranta)

Anche a Berlino, come in molte altre città europee, le donne polacche del movimento “Protesta nera” hanno manifestato ieri contro la proposta di legge, avanzata dall’organizzazione cattolica-conservatrice Ordo Iuris, che ridurrebbe ulteriormente la già limitatissima possibilità di ricorrere all’aborto legale in Polonia. Stando alla legge corrente infatti, in vigore dal 1993 sulla base di un cosiddetto “compromesso” fra Stato e la Chiesa, in Polonia si può abortire oggi solo nei seguenti casi: gravidanza in seguito a stupro o incesto, grave malformazione del feto e rischio di decesso per la puerpera. E non oltre comunque le dodici settimane.due

Anche a Berlino, come in molte altre città europee, le donne polacche del movimento “Protesta nera” hanno manifestato ieri contro la proposta di legge, avanzata dall’organizzazione cattolica-conservatrice Ordo Iuris, che ridurrebbe ulteriormente la già limitatissima possibilità di ricorrere all’aborto legale in Polonia. Stando alla legge corrente infatti, in vigore dal 1993 sulla base di un cosiddetto “compromesso” fra Stato e la Chiesa, in Polonia si può abortire oggi solo nei seguenti casi: gravidanza in seguito a stupro o incesto, grave malformazione del feto e rischio di decesso per la puerpera. E non oltre comunque le dodici settimane.

treSe invece dovesse passare la proposta di legge, cosa plausibile considerata la presenza al potere del partito nazional-conservatore Ordine e Giustizia (PIS), guidato dal leader Jaroslaw Kaczynski, anche queste possibilità verrebbero meno. Parto ad ogni costo, anche a rischio di decesso della donna. E per chi interrompesse la gravidanza, carcere fino a cinque anni. Non c’è da stupirsi se qui a Berlino sui cartelli portati dai manifestanti si può leggere: “Non possiamo credere di dover
protestare contro questa merda”.

quattroCirca mille persone si sono dunque ritrovate il 3 ottobre – festa nazionale in Germania, giorno dell’Unità tedesca – sotto il ponte della S-Bahn di Warschauer-Bruecke, nel quartiere Friedrichshain.Un numero superiore alle attese, tanto che l’area è stipata di persone vestite di nero e in molti sono rimasti sul ponte. Donne in maggioranza ma anche molti uomini, anche essi in nero, e bambini. In nero anche una donna musulmana in niqab, che si avvicina alle organizzatrici per esprimere solidarietà.cinqueAlcune ragazze impugnano, come un cartello di protesta, una gruccia per abiti, di quelle in metallo sottile. Chiedo a una di loro il significato di quel simbolo.“Perché è con queste – mi risponde – che spesso in Polonia vengono praticati gli aborti clandestini”.

“In Polonia – spiega a FQ Magdalena A. , una delle organizzatrici della manifestazione – ci sono circa 150 mila casi l’anno di aborti clandestini. Nella maggior parte dei casi si va all’estero, in Germania o in Olanda soprattutto. Ma per le molte donne polacche che abitano in campagna, e che spesso non hanno la possibilità economica di spostarsi, allora la soluzione è spesso quella gruccia là. Calcoliamo, complessivamente, che circa una donna polacca su quattro ha dovuto, nella sua vita, far ricorso a una interruzione di gravidanza clandestina”.“Siamo felici, prosegue Magdalena, che la manifestazione di oggi abbia avuto successo.Ma in verità ci vergogniamo di dover scendere in piazza, nel mezzo dell’Europa, per chiedere qualcosa che in tutti gli altri Paesi è possibile mentre solo da noi no”.sei

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