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Rainer Maria Rilke

Cannabis è la droga più consumata in Europa

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Nato nel 1993, l’ Oedt, Ossevatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (Emcdda) , European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction), è l’ Agenzia della Commissione europea in materia di droghe. Suo compito è fornire informazioni obbiettive, affidabili e, soprattutto, comparabili tra i singoli Paesi UE, su diffusione delle droghe, tendenze del “mercato” e del consumo, danni causati ai cittadini, alla società e all’ambiente e possibili strategie per combatterle.

Un’ apposita, annuale“Relazione europea sulle droghe” analizza le ultime tendenze del fenomeno in tutti i 28 Stati membri dell’Unione, piu’ Turchia e Norvegia: viene stesa grazie ai dati trasmessi periodicamente dalla “Rete Reitox”, catena di Punti focali in ciascuno dei 28 Stati UE, in Norvegia, nei Paesi “bussanti” e presso la Commissione Europea.  Destinatari delle attività dell’ Osservatorio sono anzitutto i responsabili politici dei singoli Stati e della Commissione, perchè possano formulare coerenti strategie antidroga a livello locale, nazionale ed europeo.

L’ ultima Relazione dell’ Oedt (diretto, dal 2016, dal belga Alexis Goosdell, psicologo clinico e project-manager), relativa al 2017, è disponibile sul sito dell’ Osservatorio. Sulla sua base, la Commissione (dopo un primo Piano d’azione 2013-2017, di cui si stanno valutando i risultati), ha proposto un nuovo Piano per il quadriennio 2017-2020, attualmente in fase di discussione nell’ Eu- roparlamento e nel Consiglio.

Nel 2017 c’ è stato anzitutto un aumento generale dei decessi per overdose di oppiacei illeciti (come anzitutto l’eroina),  assunti soprattutto per via parenterale: ma anche dei  problemi connessi alla somministrazione di farmaci sostitutivi di tali sostanze (come il classico metadone), e alla diffusione dei nuovi oppiacei sintetici.

Nel 2015 (i dati per  2016 e 2017, pur cresciuti, sono ancora in elaborazione), ci sono stati, nei Paesi UE, almeno 7.585 decessi  per overdose  (+ 6% rispetto al 2014): quasi la metà del totale (46%) si continua a  registrare nel Regno Unito (31%) e in Gemania (15%). I decessi , comunque (per il 78%  nel sesso maschile, e causati anzitutto da epatite virale, ma anche da  infezioni da virus IHV), sono diminuiti tra i consumatori piu’ giovani (dai 25 anni in giu’), ma saliti tra i piu’ anziani. C’ è un calo delle assunzioni per via parenterale (per l’ eroina, siamo anzi  al minimo dell’ ultimo decennio, pur con forti differenze tra i singoli Paesi): calo che che riguarda anche i casi di infezioni da HIV, giunti nel 2016, con 1233 nuovi episodi, al valore complessivo piu’ basso degli ultimi 20 anni.

E’ la cannabis, comunque, lo stupefacente (questo, sia chiaro, al di là delle discussioni, tuttora in corso, sulle sue proprietà anche terapeutiche, specialmente antalgiche) piu’ consumato in Europa. Nel 2017, l’hanno assunta ben 24 milioni di adulti, e il 21,5% dei giovani (15- 34 anni) in Francia, e il 20,7% in Italia; considerando però l’intero arco della vita, le percentuali salgono al 41,4% in Francia, al 38,4% in Danimarca e al 33,1% in Italia.

Sempre nel 2017,  il consumo invece di cocaina è rimasto stabile: l’ hanno presa 3,5 milioni di europei, specie giovani britannici (4%), danesi (3, 9%), olandesi (3,7%) e italiani (1,9%).Anche in questo caso, però, le percentuali mutano considerando l’ arco complessivo della vita: l’Italia passa al 6,8%, sempre però al quarto posto dopo Regno Unito(9, 7%) e, stavolta, Spagna (9,1) e Irlanda (7,1). La droga sintetica Ecstasy, infine (derivato delle anfetamine, al bando in Italia dal 1988), diffusa tra i giovani per i suoi effetti rilassanti ed eccitanti, è stata “apprezzata” da 2,6 milioni di europei: in Irlanda e Olanda dal 9,2% dei cittadini, in Inghilterra dal 9%, nella Repubblica Ceca dal 7,1, in Francia dal 4,2 e in Italia dal 2,8. Percentuali,  queste, peraltro piu’ basse di quanto si pensava nei primissimi anni Duemila, col boom delle “droghe da discoteca”.

Il valore complessivo del mercato al dettaglio delle droghe, già nel 2013, era di 24 miliardi di euro; mentre nel 2015, in tutta la UE sono stati segnalati 1 milione e mezzo di reati connessi alla circolazione degli stupefacenti.  Oltre che al  potenziamento della repressione contro produttori e trafficanti, la relazione OEDT per il 2017  negli ultimi capitoli dedica ampio spazio allo sviluppo, in tutti i Paesi dell’ Unione, delle campagne informative – soprattutto tra i giovani – contro ogni tipo di droga: raccomandando, però,  d’ impostarle su argomenti non tanto morali o religiosi ( piu’ che giusti, ma spesso poco recepiti dalle società attuali), quanto di psicologia e di senso civico, in chiave di maturazione responsabile e  benessere complessivo della persona. Mentre sul piano strettamente sanitario, per i casi di tossicodipendenza piu’ grave conferma l’efficacia delle terapie sostitutive degli oppiacei, purchè correttamente eseguite, e anche di farmaci nuovi: antagonisti agli oppiacei, e  quindi possibile antidoto ai casi di overdose.

 

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