La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai,
il futuro, rende la vita più semplice,
ma anche tanto priva di senso.

Italo Svevo

Ecco come si rimorchia su Facebook!

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C’è stato un tempo in cui Facebook sembrava avere un potenziale enorme. Ed era il tempo in cui riuscivo ad usarlo come il bancone del bar: rimorchiavo, strappavo appuntamenti ed ero libera di fare conversazione con i pochi amici che mi ero scelta. Poi è successo che Facebook ha introdotto quell’orribile cosa che è il visualizzato alle e che io sono diventata ambiziosa, quindi pur di far girare un mio pezzo ho iniziato ad accettare qualunque richiesta di amicizia mi arrivasse (sono persino amica di due gatti su Facebook). Da quel momento in poi mi sono dovuta relazionare alla mia vita virtuale esattamente come faccio con quella reale: come una sociopatica. Ho un cattivo rapporto con Facebook, ho un cattivo rapporto con la messaggistica istantanea. Mi procura ansia, angoscia e disillusione. Per una donna Facebook è l’equivalente di andare a fare due passi nuda di notte sulla Palmiro Togliatti, remunerazione esclusa. Perché, sì, Facebook ha dato libero sfogo alle peggiori categorie del genere maschile che si possano incontrare: quelli che nei locali fingono di stare in fila per tutta la sera per offrire da bere a tutte le malcapitate che per un funesto caso incrociano il loro sguardo, a quelli che passano le loro giornate in autobus ad appoggiarsi casualmente a tutte le donne di tutte le età, agli stalker, a quelli che scrivono propio cmq e tvb e tanti altri che conoscerete abbastanza bene. Ecco, questo pezzo è per loro. Allora qui per voi una lunga lista di cose da non fare assolutamente se avete intenzione di rimorchiare una donna su Facebook o se volete ancora che lei continui a salutarvi quando vi incontra per strada.

10806992_10205470899762113_207300853_nIniziamo dalle cose più semplici, in teoria sembrerebbero ovvie, ma se foste una donna riuscireste a sorprendervi di quanto riusciate ad essere inopportuni.

1. Il mi piace può anche andar bene, l’intuizione è giusta, è bello che voi vogliate far sapere a una ragazza che è fotogenica e che ascolta della buona musica, ma non può piacervi tutto quello che fa un essere vivente sulla sua bacheca. Per esempio una volta mia sorella, per scherzare, mi ha messo come immagine del profilo una foto di cinque caciocavalli. Ecco tra quei ‘mi piace’ ne spiccavano un paio di accaniti fan. Non possono piacervi pure i caciocavalli. Risulta inquietante, inverosimile e pedante. (La foto dei caciocavalli è stata momentaneamente rimossa per garantire ai miei stalker un po’ di privacy).

2. Non permettetevi mai di inviare i poke, forse voi non sapete cosa è un poke ma io sì: è una virtuale bussata sulla spalla, quella da annoverare tra le cose più deplorevoli che un essere umano possa fare a un altro. Non è il poke in sé ma il pensiero che possiate farlo anche nella realtà a farmi inorridire.

3. Il commento alla foto: il mi piace basta. Non serve che puntualizziate con emoticon o telegrafici bella, se vi piace è evidente che non pensiate che sia un cesso. Il commento peggiore però è il suono onomatopeico. Il mmm a commento è una condanna a morte.

Passiamo adesso alla fase complicata: la comunicazione.

Innanzitutto io bandirei l’utilizzo delle ‘k’, delle ‘x’ e delle emoticon. Vi fanno sembrare degli adolescenti in calore, nonché analfabeti. E se almeno avete completato le scuole elementari dovreste sapere come si scrive perché. E seppure non le avete terminate nessuna donna con un quoziente intellettivo medio perdonerebbe un uomo che usa un linguaggio simile dopo i 17 anni. Superata la parte facile della parte difficile voglio chiarirvi alcune cose che eviteranno di farvi perdere dell’inutile tempo, che potreste meglio impiegare su siti erotici, a cercare di circuire una donna che comunque non starà con voi. Innanzitutto scrivere continuamente a una donna che non vi risponde non serve a niente. Se una donna non vi risponde è evidente che non vuole rispondervi. È impossibile che casualmente facebook non le faccia arrivare i vostri messaggi, e soprattutto rendetevi conto che contattarla quotidianamente chiedendole xkè nn risp e facendole notare che, grazie alla vostra incommensurabile astuzia, vi siete accorti che ha visualizzato il messaggio è il primo passo per ottenere una denuncia per stalking. Soprattutto è severamente vietato fare ciò che il mio stalker preferito amava fare, cosa che gli è costata essere bloccato su tutti i social network possibili nonché sulla linea telefonica: non potete insultare una donna che non vi risponde. Soprattutto se poi vi farete risentire. Ve la faccio più semplice: non utilizzate epiteti volgari e imbarazzanti se una donna non ha voglia di rispondere al vostro hey quotidiano. I problemi con vostra madre sarebbe meglio risolverli da un analista.

Il discorso è simile per chi ottiene risposte solo perché ha con la donna in questione un rapporto lavorativo: se una donna con cui lavori ti risponde a monosillabi non vuol dire che le piaci, vuol dire che è talmente cortese da evitare di fare quello che in realtà sogna ogni volta che le scrivi, e che cos’è non te lo dico. Per i più audaci invece, che nel mio caso incarnano la categoria di uomini dell’età di mio padre che non disdegnano di lanciare arditi inviti a giovani donne, il consiglio è: camminate pesantemente fino allo specchio, respirate e chiedetevi se vostra figlia uscirebbe mai con voi. Forse non c’è bisogno nemmeno che vi trasciniate fino allo specchio a questo punto. In più sappiate che far notare su whatsapp a una donna che le avete scritto su Facebook e viceversa è solo imbarazzante per voi stessi. L’altro prezioso consiglio è quello di non esordire mai con quel terribile ‘che fai?’, a cui tenete evidentemente molto. Ma secondo voi, una che conoscete a malapena e che non si è mai degnata di approfondire la vostra conoscenza avrà mai voglia di rispondere alla vostra inutile domanda? E soprattutto, se è su Facebook è evidente che non stia facendo un cazzo, se non c’è non vi risponderà, quindi la domanda non è pertinente.

L’elenco sarebbe ancora lungo ma, utilizzando questi accorgimenti, anche se non posso assicurarvi di procurarvi un appuntamento, sicuramente riuscirete a portare in salvo la vostra dignità. Detto ciò un’iniezione di fiducia per voi ce l’ho: il mio fidanzato mi ha rimorchiata su facebook. Certo, non scriveva ancora sì con l’accento e po’ con l’apostrofo e non con l’accento, ma aveva già un ottimo utilizzo della punteggiatura e delle maiuscole ed è riuscito quasi a farmi credere che gli fosse assolutamente indifferente la mia presenza al nostro appuntamento. Se riuscite a raggiungere questo step vi basterà giusto avere abbastanza soldi per poter pagare almeno due negroni alla fortunata. Nel caso aveste bisogno di ulteriori consigli sono disposta a inviarvi il suo numero in privato. No stalker femmine, no perditempo.

Martina Di Matteo

L'Autore

2 commenti

  1. Casimiro Mastino il

    Su un unico punto non posso essere d’accordo: non puoi biasimare uno che mette “mi piace” davanti all’immagine di una serie di caciotte come quelle. Io l’avrei fatto istantaneamente e senza neanche controllare se la persona che l’aveva pubblicato era maschio, femmina o qualsiasi altra cosa.

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