Sogni, promesse volano... Ma poi cosa accadrà?

Gianni Rodari

Caro Grasso ti scrivo, ecco perchè non andiamo ad Expò

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Caro Grasso ti scrivo,

perché oggi non mi annoio un po’.

E siccome sei troppo lontano (economicamente parlando), nessuna pensione avrò.

 

Da quando sei stato assunto, c’è stata una grossa novità:

i precari sono aumentati tanto, perché lo Stato soldi non ha.

Si esce poco la sera, e non solo quando è festa,

e a fare i camerieri ci sono laureati che si erano montati la testa.

 

Ritornello – Vedi caro Grasso, cosa ti scrivo e ti dico,

che non posso essere contento,

se cerco lavoro in ogni momento.

Vedi collega mio, perché mi devo arrabbiare,

perché siamo in milioni che si danno da fare.

Nonostante il Paese sembri morto, anche a causa tua,

che te ne stai a guardare, invece che manifestare.

 

In ogni caso, stai sereno, che tanto ci pensa Matteo,

sono bastati 80 euro, affinché lo Stato non si sentisse reo.

Neanche più la speranza per intere generazioni di fannulloni.

Per noi solo stage, precariato e part time, quelli sì che ci sono a milioni.

 

Ma non ti devi preoccupare se in tanti rifiutano l’Expo’,

abbiamo comunque voglia di lavorare, magari senza dare via il c..lò.

Ed è per questo che ti scrivo amico mio, pur senza conoscerti,

mi basta vedere in quanti di voi sono pronti solo a sfruttarci.

 

Ora ti saluto, vai in pensione amico mio,

io me ne devo proprio andare, c’ho un lavoro da cercare.

Ma spero tanto di sentire ancora i tuoi sermoni,

su tutti noi vuoti e precari bamboccioni.

 

Giampiero Marrazzo

L'Autore

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