Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta.

Paul Valéry

Altri padri. Un film fuori dagli schemi, scritto e prodotto da Gianluca Cerasola e diretto da Mario Sesti

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“Un film così sapiente su un tema così doloroso: forse uno degli esordi
italiani più belli degli ultimi anni”  (Pupi Avati)

ALTRI PADRI un film che
scopre la determinazione
delle donne a scapito dei
figli. Presto anche in un libro

Al Cinema il 13, 14 e 15 Dicembre

Altri padri è un film unico e universale allo stesso tempo. Tocca
tematiche forti, poco approfondite ma molto, molto attuali.
Anche le donne possono fare del male? Se ci pensiamo, per
fisicità e sesso possiamo essere uomo o donna e
cinematograficamente, questo film, innova la chiave di lettura. La
malvagità non ha sesso e la crisi della coppia è circondata dalla
violenza psicologica. Il protagonista di questo thriller è spesso
vittima ed i figli sono il trofeo da esibire. Il finale inaspettato
invita lo spettatore a riflettere, il tempo non torna indietro. Nel
cast Maria Grazia Cucinotta, Paolo Briguglia, Chiara Francini,
Ricky Tognazzi, Antonio Catania e Lucrezia Guidone. Molto bravi
gli attori bambini.

Altri Padri è stato scritto da Gianluca Cerasola, che del film è
anche produttore, un lavoro di ricerca e scrittura durato 6 anni.
La scrittura si è avvalsa di storie e dettagli realmente accaduti.
Giudici, avvocati, consulenti dei minori oltre a psicoterapeuti e
luoghi di detenzione hanno portato Gianluca Cerasola a scrivere
un film drammatico e reale, un “thriller sentimentale” che dopo
l’uscita cinematografica verrà presentato anche in libreria ma con
toni più forti rispetto al film. La regia è un’ opera prima di Mario
Sesti, giornalista e documentarista, alle sue spalle una lunga
attività di critico cinematografico oltre che essere tra i curatori
della Festa del Cinema di Roma. Il film è partecipato da Rai
Cinema ed è opera cinematografica di interesse culturale del
Ministero della Cultura. E’ stato presentato in anteprima
mondiale al Festival di Torino 2021 e in attesa di risposte dal
Sundance e dal Festival di Berlino.

 

 

DICHIARAZIONI DEL REGISTA

Quando Gianluca Cerasola mi ha proposto la regia di Altri padri,
ciò che mi è sembrato di grande interesse, è stato lo studio di ciò
che accade quando un amore di lunga data finisce: il trauma è
così profondo, soprattutto quando al centro c’è una famiglia con
dei figli, da spingere entrambi a cercare di salvarsi dal dolore e
dalle conseguenze materiali.
In realtà, conoscendo meglio il film – i film, come dicevano i
grandi registi italiani del dopoguerra, ad un certo punto prendono
vita propria e ti portano loro là dove devono arrivare – ho
scoperto che c’erano altre sfumature, altrettanto interessanti.

Per esempio, il ruolo della donna. Annalisa, la protagonista,
interpretata da Chiara Francini. Annalisa crede di avere un
talento, una sensibilità particolare per l’estetica di arredi e
costumi ma né il marito né il padre, sembrano essere in grado di
accorgersene. Annalisa cerca il suo posto nel mondo e capisce
che solo separandosi potrà avere qualche chance di trovarlo. Può
apparire spietata, ma io, e anche il mio film, abbiamo imparato
ad apprezzarne sia la fermezza che la lucidità: lo sguardo su di lei
ne condivide i trasalimenti, più che giudicarla. Per certi versi è
come se il film rileggesse, oggi, il mondo di Kramer contro
Kramer.
Per concludere, quando ho letto la sceneggiatura ho pensato che
il conflitto tra Annalisa e Giulio, il loro dolore, era il centro di
gravitazione del film, ma presto mi sono reso conto di quanto
fosse importante il momento della prigione (con il produttore
abbiamo molto lottato per girare davvero a Rebibbia) e quanto il
finale thriller e poliziesco potesse consentire allo spettatore di
rileggere l’idea di relazione, di famiglia, di paternità in modo più
complesso e molteplice.

DICHIARAZIONI DEL PRODUTTORE

Crediamo che il target di riferimento di questo film, Altri Padri, sia
vastissimo ed il tema affrontato, dall’impatto visivo-emozionale
fuori dagli standard, sia assolutamente coinvolgente e universale.
E’ un film di genere. Forte, drammatico, un thriller che
appassiona lo spettatore e tocca temi attuali, in tutto il mondo.
Un punto di vista inusuale che fa riflettere. La fotografia, curata
da Daniele Poli, ha un linguaggio internazionale dai forti contrasti,
toni freddi e profondità. Il film è stato finito di produrre nel 2021

a Roma, contro tutte le emergenze covid. Girato in digitale con
camere Arri Alexa xt in 2.8k che ne hanno esaltato la definizione
orizzontale e la profondità di campo; ora aspettiamo il commento
del pubblico e la vendita internazionale.

ALTRI PADRI (NO HAPPY ENDING) film riconosciuto di interesse
culturale dal Ministero delle attività culturali – Direzione generale
per il Cinema

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