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Rainer Maria Rilke

Arabia Saudita: autorità anti-corruzione svela 20 nuovi casi

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Il portavoce dell’ente dell’Arabia Saudita ha detto che sono state avviate procedure legali contro tutti i colpevoli

Un portavoce dell’Autorità di vigilanza e anticorruzione dell’Arabia Saudita, nota anche come Nazaha, ha rivelato alla stampa i dettagli di una nuova serie di casi penali su cui ha recentemente indagato e perseguito.

Sono stati scoperti più di 20 casi di corruzione e sono state avviate procedure legali contro tutti i responsabili.

In un caso, due dipendenti della Banca Centrale sono stati arrestati per aver ricevuto somme di denaro da un residente, anch’egli arrestato, in cambio del deposito di più di 7,3 milioni di SR (1,95 milioni di dollari), senza verificarne la fonte, su conti bancari appartenenti a società commerciali per un periodo di due anni.

In un altro caso, un agente di sicurezza del Dipartimento generale del traffico è stato arrestato per aver ricevuto 387.000 SR dal proprietario di un ufficio di servizi pubblici, anch’egli arrestato, in cambio della modifica illegale dei dati essenziali di un gruppo di veicoli.

Uno dei casi evidenziati riguardava anche un dipendente che lavorava in un ospedale universitario che è stato arrestato per aver ricevuto 100.000 SR da cittadini in cambio della promessa di assumerli presso l’università.

Nazaha ha affermato che continua a lavorare per identificare e perseguire chiunque nel Regno sia coinvolto nell’appropriazione indebita di fondi pubblici, colpevole di abuso di potere e posizione per guadagno personale o comunque dannoso per l’interesse pubblico.

Ha sottolineato che i colpevoli saranno perseguiti e ritenuti responsabili e che non esiste alcun termine di prescrizione per tali crimini.

 

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