Che ognuno avrà il futuro che si conquisterà.

Gianni Rodari

Arabia Saudita: sosteniamo soluzione politica in Yemen

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Lo ha detto il Principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman in un incontro col capo del consiglio presidenziale yemenita Al-Alimi

Il principe Muhammad bin Salman bin Abdulaziz Al Saud, principe ereditario e primo ministro dell’Arabia Saudita, ha incontrato il 7 marzo il capo del consiglio presidenziale yemenita, Rashad Al-Alimi, e i membri del suo Consiglio. L’incontro si è svolto presso la corte reale del palazzo Al-Yamamah.

Durante l’incontro sono stati esaminati gli sviluppi nell’arena yemenita. Sottolineando il continuo sostegno del Regno al Consiglio, al governo yemenita e al popolo yemenita. L’Arabia Saudita sostiene tutti gli sforzi per raggiungere una soluzione politica globale nello Yemen. Questo sotto gli auspici delle Nazioni Unite. Per raggiungere sicurezza, stabilità e sviluppo nello Yemen, secondo l’agenzia di stampa saudita “SPA”.

All’incontro hanno partecipato il Capo dell’Intelligence Generale, Khaled Al-Humaidan, e l’Ambasciatore dell’Arabia Saudita in Yemen, Muhammad Al Jaber.

La tregua, che è stata in vigore nello Yemen per sei mesi, è terminata il 2 ottobre 2022, dopo che la sua proroga è fallita, nonostante gli sforzi internazionali.

L’inviato Onu in Yemen, Hans Grundberg, ha espresso il suo rammarico per il mancato rinnovo dell’armistizio nel Paese, sottolineando che ciò comporterebbe grandi rischi.

Le Nazioni Unite avevano annunciato il 2 agosto 2022 che le parti yemenite avevano concordato di estendere l’armistizio per altri due mesi, secondo le stesse condizioni, dal 2 agosto al 2 ottobre 2022.

Questa proroga è arrivata dopo un precedente armistizio delle Nazioni Unite entrato in vigore nell’aprile 2022 su tutti i fronti di combattimenti nello Yemen per un periodo di due mesi. Aveva stabilito la cessazione delle operazioni militari offensive via terra, mare e aria all’interno dello Yemen e attraverso i suoi confini. Si era anche tenuto un incontro tra le parti per concordare l’apertura di strade a Taiz e in altri governatorati per migliorare la libertà di movimento nel Paese.

Tuttavia, nell’ottobre 2022, le milizie Houthi hanno ostacolato per la terza volta la proroga di quell’armistizio, imponendo condizioni inaccettabili.

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