Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta.

Paul Valéry

Google Street View, parola al Garante della Privacy

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Migliorare le immagini a 360° dei luoghi italiani e permettere a ognuno di noi, collegandosi a Google, di visitare in maniera digitale, tutti quei posti che normalmente non possono essere visti attraverso una normale vettura di Google Street View. Questo è il servizio “Google Special Collects” che mira a mostrare a tutti, stando comodamente seduti davanti al proprio computer, una visione a 360° di parchi, musei, spiagge e siti archeologici. Non solo più strade e città, ma tutto quello che di bello il nostro Paese può offrire.

Interviene il Garante della Privacy

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Apparecchiatura per Google Special Collects

Regole ben precise arrivano però dal nostro Garante della Privacy. Il colosso statunitense, per poter continuare a effettuare le sue riprese, dovrà indicare infatti nel proprio sito web, con tre giorni di anticipo, in quali luoghi verranno effettuate tali riprese; scegliere orari di chiusura al pubblico per quel che riguarda i musei o registrare le immagini nei momenti della giornata in cui sono presenti meno persone.

Google Street View: le norme da rispettare

google mapsE’ importante inoltre che Google continui a oscurare i volti o gli altri segni identificativi dei passanti e nel momento delle riprese ogni presente dovrà essere informato della presenza delle apparecchiature con avvisi e cartelli. Norme specifiche quindi per tutelare la privacy di tutte quelle persone che involontariamente potrebbero trovarsi coinvolte nel progetto di “Google Special Collects”.

Come poi specificato dal Garante, il colosso statunitense dovrà fare in modo che siano riconoscibili coloro che trasportano le apparecchiature fotografiche, i cosiddetti trekker, e pubblicare con 7 giorni di anticipo rispetto alle riprese, nei siti web delle aree o musei interessati, la sua presenza.

 

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