"Tutto è fatto per il futuro, andate avanti con coraggio".

Pietro Barilla

Il Tibet e la via della seta

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Il ruolo del Tibet nella Belt and Road, la preservazione della cultura Tibetana, gli usi e costumi,  il progresso e il miglioramento dello standard di vita nei villaggi del Tibet orientale sono stati gli argomenti discussi a Lhasa lo scorso giugno durante il Forum Internazionale 2019. Al Forum hanno partecipato circa 160 delegati provenienti da 36 Paesi e Regioni, alti funzionari tra cui il presidente Qizhala e il massimo legislatore regionale Losang Jamcan, funzionari locali di tutte e sette le città e prefetture del Tibet – Lhasa, Xigaze, Shannan, Nyingchi, Chamdo, Nagqu e Ngari, e i direttori del governo regionale tibetano, studiosi, esperti e giornalisti.

Il “2019 – China Tibet Development Forum” ospitato dall’ufficio informazioni del Consiglio di Stato e dal governo popolare della Regione autonoma del Tibet, si è tenuto a Lhasa con il tema “Cintura e strada” e Tibet’s Open Development “, ai quali si sono aggiunti tre sottogruppi di discussione: ”Tibet in Silk Road Civilization “, “Il Ruolo del Tibet nella costruzione di ‘One Belt, One Road” e ” Tibet Open and Tibetan Culture, Ereditarietà e sviluppo “. Il Forum sullo sviluppo del Tibet, il sesto del suo genere e il terzo che si è tenuto a Lhasa, dimostra la prontezza di questa regione ad ascoltare i suggerimenti della società internazionale, riguardo lo sviluppo e l’apertura verso l’estero. Durante il forum Jiang Jianguo, vicedirettore del Dipartimento di propaganda del Comitato centrale del PCC, ha letto una lettera di congratulazioni del presidente Xi Jinping per questo forum.

Il viaggio: conoscere il nuovo Tibet prima del Forum

Prima del Forum i partecipanti hanno intrapreso un viaggio di quattro giorni attraversando le città di Nyingchi e i diversi villaggi che rappresentano il simbolo dello sviluppo economico del paese, fino a giungere alla capitale, Lhasa. Le strutture dei villaggi, delle scuole ospedali e dei centri espositivi locali, hanno dato la possibilità agli ospiti internazionali di osservare da vicino, con uno sguardo più attento, lo stile di vita e le tradizioni della cultura tibetana. Per la maggior parte di loro, è stata la  prima visita in Tibet e una continua scoperta. La cintura economica della “via della seta” ha aperto un nuovo mondo, portando nuove opportunità per l’apertura e lo sviluppo del Tibet nei riguardi del resto della Cina e dei paesi dell’Asia meridionale, promuovendo uno scambio e una cooperazione attiva tra popoli su una priorità ecologica.

Il viaggio è iniziato il 10 giugno nella città di Nyingchi, nel Tibet orientale. La prima tappa è stata la visita nella N°2 scuola primaria di Nyingchi: 1800 studenti , laboratori di ogni tipo e strutture all’avanguardia. Nel grande campo sportivo, gruppi  di bambini vestiti con i costumi tradizionali hanno danzato per gli ospiti.

Nel remoto villaggio di Trashigang, nella città di Nyingchi, in segno di benvenuto i visitatori hanno ricevuto un tradizionale saluto tibetano con sciarpe cerimoniali Hada. Questo villaggio rappresenta un ottimo esempio di riqualificazione e sviluppo. Le case sono state ristrutturate e trasformate in luoghi di ricezione turistica. La gente del posto con il turismo ha trovato una “nuova occupazione” gestendo hotel per famiglie”.Sulla base dei dati del 2018 pubblicati dall’Ufficio Nazionale di Statistica della Cina, questo villaggio ha un reddito disponibile annuo di circa 3.000 dollari USA, di gran lunga superiore alla media nazionale di 2.100 dollari per i residenti rurali.

La vicina città di Lu Lang, è un  incubatore per le start-up locali. Questa struttura è dotata di strumentazioni altamente tecnologiche e multimediali che convivono con l’artigianato tradizionale tibetano della tessitura, della pittura, della produzione artigianale dell’incenso e della lavorazione locale del legno. Questo maker place include inoltre una fornita biblioteca, riferimento per gli studenti universitari e numerosi spazi di co-working, tutto rigorosamente in stile architettonico tibetano. Questa grande struttura ha ricevuto un finanziamento dallo stato centrale di 19.4 milioni di dollari (RMB130 million yuan).

A 3 chilometri di distanza dalla periferia di Nyingchi, è situato il Baji Village. Il prolungamento dell’autostrada nazionale 318 che collega il Tibet  con Shangai e con il Nepal e la costruzione di ingenti infrastrutture hanno portato ad un forte incremento dei servizi di trasporto, spedizioni di materiale da costruzione e prodotti ortofrutticoli.

Il viaggio organizzato dalle autorità per i delegati ha dato la possibilità di visitare luoghi al di fuori dei circuiti turistici, di vedere paesaggi mozzafiato dove la natura regna incontaminata, e anche di comprendere la vita nella regione contribuendo a rompere alcuni degli stereotipi di vecchia data sulla regione autonoma della Cina meridionale.

Il Tibet dopo le riforme democratiche del 1959

Dopo le riforme del 1959, il Tibet ha cambiato la sua vita. Per decenni, sotto la direzione del Partito comunista cinese, il popolo tibetano ha intrapreso la via dello sviluppo, e il progresso ha portato maggiore ricchezza e prosperità.  È stata già completata la costruzione della ferrovia Qinghai-Tibet ed è in procinto la costruzione di una rete ad alta velocità che si estende alle aree tibetane in tutte le direzioni. La povertà e l’arretratezza del passato del Tibet si è trasformata in prosperità economica, sviluppo e costruzione. Il Nuovo Tibet è simbolo di progresso sociale, ambientale ed ecologico dove la vita delle persone scorre felice. Il Tibet approfondirà ulteriormente la comunicazione politica, rafforzerà la connettività delle strutture, migliorerà il flusso commerciale, espanderà il capitale finanziario e promuoverà la comunicazione popolare. Il forum sullo sviluppo del Tibet dal 2007 è un ponte per la cooperazione e lo scambio con il resto del mondo. La cintura economica della “via della seta” ha aperto un nuovo mondo, portando nuove opportunità per l’apertura e lo sviluppo del Tibet promuovendo scambi e cooperazione attiva tra i popoli.

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