Sandro Gozi: “L’integrazione è una sfida a tutto campo che chiama non solo i governi, ma soprattutto i cittadini e le reti ad attivarsi per superare quegli ostacoli che purtroppo ancora segnano la nostra società. E’ necessario batterci per difendere gli ideali di libertà, tolleranza e rispetto… propri della nostra cultura”
Alla clinica “Ars Medica” di Roma, al XVII corso d’aggiornamento promosso da Amsi, si è parlato a fondo di sanità, immigrazione, circoncisioni illegali. “Sono fermamente convinto che lo scambio di buone pratiche, la cooperazione e la diffusione di conoscenze scientifiche rappresentino strumenti cruciali per avvicinare e unire i cittadini provenienti da mondi e culture diverse”: con questo messaggio di Sandro Gozi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per le Politiche e gli Affari Europei, s’ è aperto il XVII Corso di aggiornamento internazionale e interdisciplinare organizzato dall’Associazione dei Medici d’ Origine Straniera in
Italia (Amsi), presso la Clinica “Ars Medica” di Roma Nord. “L’integrazione – prosegue Gozi – è una sfida a tutto campo che chiama non solo i governi, ma soprattutto i cittadini e le reti ad attivarsi per superare quegli ostacoli che purtroppo ancora segnano la nostra società. E’ necessario batterci per difendere gli ideali di libertà, tolleranza e rispetto… propri della nostra cultura. In quest’ottica l’attività che Amsi, insieme a Uniti per Unire, sta svolgendo ormai da molti anni è un punto fermo di cui andare orgogliosi”. Ha introdotto il convegno il presidente di Amsi e del Movimento “Uniti per Unire” ( che promuove appunto il dialogo interculturale ed interreligioso), Foad Aodi, medico fisiatra: “Come Amsi, abbiamo organizzato più di 416 convegni in 16 anni, in
collaborazione con altre organizzazioni e con Uniti per Unire: movimento che sinora ha visto l’adesione di oltre 400 Associazioni e Comunità. Lavoriamo con professionisti della sanità (uso questo termine policomprensivo appunto perchè siamo tutti – medici,
psicoterapeuti, infermieri, ecc…- operatori della sanità, al servizio degli utenti) italiani e stranieri allo stesso livello, per rafforzare il Sistema Sanitario Nazionale ed Internazionale. I corsi di aggiornamento con Ecm- aggiunge – vanno migliorati e resi accessibili a tutti i professionisti della sanità, anche abbassando le quote d’iscrizione, spesso francamente eccessive (3- 400 euro, anche): inserendovi regolarmente sezioni dedicate alla Salute e all’immigrazione. In questo senso ho lanciato ultimamente un appello al ministro della Salute”. Il Convegno ha toccato, negli interventi iniziali, anche temi socio-sanitari cruciali, dal traffico illegale dei bambini organizzato da boss e “manutengoli” dell’immigrazione clandestina alle circoncisioni illegali. “Pratica, quest’ ultima”, aggiunge Aodi, che è anche presidente di Comai, organizzazione, su base laica, di Comunità Arabe in Italia, “purtroppo ancora largamente diffusa nel “Belpaese” ( circa 11.000 casi negli ultimi 2 anni, spesso con conseguenze letali) : ci appelliamo al
Governo e ai Ministeri per concedere l’autorizzazione a effettuare la circoncisione alle sole strutture sanitarie pubbliche, in tutte le Regioni ( come già avvenuto, per decisione del presidente Zingaretti, nella Regione Lazio, N.d.R.)”. L’impegno di Amasi sul piano
dell’integrazione, confermato dalla recente nomina del Prof. Aodi a “Focal Point” per l’integrazione in Italia per l’Alleanza delle Civiltà (UNAoC), organismo Onu, è stato riconosciuto dal Ministro plenipotenziario Enrico Granara, Coordinatore per gli Affari
Multilaterali di Mediterraneo e Medio Oriente al Ministero degli Esteri. Su questi temi sono intervenuti anche l’ ammiraglio Enrico La Rosa, Presidente dell’ Associazione culturale “OMeGA”, e il Dr. Fabio Massimo Abenavoli, Presidente di “Emergenza Sorrisi
– Doctors for smiling children”, ONLUS: sottolineando come le loro strade abbian finito col convergere nell’ AMSI. “Per quella comune necessità di porre al centro dell’interesse non solo l’aspetto geopolitico, ma anche quello socio-antropologico del Mediterraneo, che ha come protagonisti appunto gli immigrati”. Il Convegno ha visto poi gli interventi dei vari specialisti del tema scientifico, “Traumi distorsivi e contusivi articolari”. E, in ultimo, l’annuncio del protocollo di intesa tra il professor Aodi e il dottor Diego Pizzicaroli, Presidente della Csipi Europe, (“Agenzia Generale Europea dell’Azienda di Stato Cinese per l’industria farmaceutica”), azienda, gestita con management privato, creata nel 2014 – in linea con quell’indirizzo di “Nep cinese” imboccato dal gigante comunista sin dal ’79- ’80 – dal Governo di Pechino, per promuovere la cooperazione economico-sanitaria, l’ aggiornamento professionale del proprio personale medico e lo scambio di “know-how” sanitario e farmaceutico con l’ Europa.