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Milan Kundera

Iran: 200 attivisti denunciano arresto di importanti registi

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L’arresto di Muhammad Rasoulof e Mustafa Al Ahmad è un attacco premeditato

Circa 200 registi e attivisti culturali iraniani hanno rilasciato una dichiarazione di protesta condannando l’arresto di Mohammad Rasoulof e Mustafa Al Ahmad, due registi che avevano firmato una precedente dichiarazione di protesta intitolata “Metti giù la tua arma”.

L’ultima dichiarazione, firmata da personalità come Asghar Farhadi, Jaafar Panahi, Babak Ahmadi, Reza Dermishian, Taraneh Ali Doosti e Abdolreza Kahani, ha definito l’arresto di Rasoulof e Al Ahmad un “attacco pianificato”.

La nota ha condannato anche le istituzioni iraniane accusandole di repressione e pressioni costanti sui registi indipendenti e liberi di pensiero, e di non rispetto dei diritti individuali e sociali fondamentali.

L’agenzia di stampa ufficiale, “IRNA”, ha accusato, nell’annunciare l’arresto di Muhammad Rasoulof e Mustafa Al Ahmad, questi due registi di “associarsi ai nemici della rivoluzione”, e di “aver provocato proteste e turbato i sicurezza della società”, in seguito al crollo dell’edificio The Metropole ad Abadan, nel sud-ovest dell’Iran.

Il 29 maggio scorso più di cento registi iraniani hanno rilasciato una dichiarazione invitando i militari, che si sono trasformati in strumenti per la repressione dei cittadini, a deporre le armi e tornare tra le braccia del popolo. Rasoulof e Al Ahmad sono stati tra i firmatari di questa dichiarazione.

Le ultime notizie sulle condizioni di Rasoulof, secondo Kaveh Varnam, il suo produttore cinematografico, indicano che è stato trasferito in una cella di isolamento nel centro di detenzione di Evin e ora è sotto interrogatorio.

Kaveh Farnam, riferendosi alle informazioni fornite dagli avvocati di Rasoulof alla famiglia del regista, ha aggiunto che le forze di sicurezza iraniane hanno arrestato Mohammad Rasoulof la sera dell’8 luglio in applicazione di un’ingiunzione del tribunale emessa cinque anni fa.

Le informazioni ricevute indicano che nel 2017, la Sezione 26 della Corte Rivoluzionaria di Teheran ha condannato Muhammad Rasoulof a un anno di carcere per aver diretto il film “Il ritorno”. Questa sentenza è stata confermata dalla Sezione 36 della Corte d’Appello.

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