Dalla morte della giovane curda Mahsa Amini, avvenuta il 16 settembre, le manifestazioni nel Paese non si sono placate
Sono 70 i giornalisti arrestati in Iran in totale dall’inizio delle proteste. Lo rivela il Comitato di follow-up sulle condizioni dei giornalisti detenuti del Sindacato dei giornalisti iraniani. In un documento ha rivelato un elenco definitivo delle condizioni di 35 giornalisti. Il riferimento è a quelli che sono stati arrestati durante le proteste in Iran e che sono ancora detenuti.
Dall’inizio della rivolta popolare, l’Iran ha arrestato, secondo il rapporto del comitato e sulla base di rapporti ufficiali e ufficiosi, circa 70 giornalisti. Circa la metà dei quali sono stati rilasciati su cauzione.
Il comitato ha fornito altri particolari. Oltre a questi arresti sono stati “convocati” anche diversi giornalisti. Lo riporta il sito “Iran International”.
Dalla morte della donna curda di 22 anni, Mahsa Amini, il 16 settembre, le manifestazioni nel Paese non si sono placate.
La rabbia si è trasformata in una “rivolta” di iraniani di ogni estrazione sociale. Pone una delle sfide più audaci ai leader e ai religiosi che governano il paese dalla rivoluzione del 1979.
Le forze di sicurezza in Iran hanno arrestato 18.000 cittadini dall’inizio delle proteste. Ne hanno temporaneamente rilasciato alcuni su cauzione.
