I pensionati continuano i loro sit-in e le proteste e chiedono un aumento delle pensioni corrispondenti all’aumento del costo della vita
Sono riprese il 2 luglio le manifestazioni di protesta dei pensionati in varie città iraniane.
Nella città di al-Sus, a nord di Ahvas, la disperazione e la delusione nei confronti delle autorità nel soddisfare la richiesta della categoria hanno spinto i pensionati a scendere in piazza per protestare contro la discriminazione, la povertà e le difficili condizioni di vita di cui soffrono.
I pensionati in Iran continuano i loro sit-in e le proteste per chiedere un aumento delle pensioni da abbinare al costo della vita e la piena attuazione delle promesse fatte dalle autorità di aumentare i loro stipendi e rimborsare le loro cure mediche spese.
Oltre a indossare i sudari, i pensionati in alcune città sollevavano piatti vuoti per simboleggiare la loro incapacità di acquistare i beni di primo consumo.
Le città della provincia centrale dell’Iran e delle province di Kermanshah, Khorasan, Fars, Ahvas, Isfahan, Lorestan, Gilan, Mazandaran e Teheran hanno assistito a raduni e marce di protesta con centinaia di persone in strada contro il regime di Teheran.