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Gianni Rodari

Iran: per USA è il più grande fattore destabilizzante nella regione

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Generale Michael Corella: il continuo invio di armi da parte dell’Iran alla milizia Houthi viola le risoluzioni del Consiglio di sicurezza

Stanno aumentando le prove dell’uso di droni iraniani nella regione e da parte della Russia in Ucraina. Lo ha annunciato l’inviato speciale degli Stati Uniti per l’Iran, Robert Malley.

Il generale ha aggiunto su Twitter che ciò avviene nonostante “il regime iraniano lo neghi costantemente”.

Da parte sua è intervenuto anche il comandante del comando centrale degli Stati Uniti, il generale Michael Corella. Il quale ha affermato che l’Iran rimane il più grande elemento destabilizzante in Medio Oriente.

Lo si legge in una dichiarazione pubblicata dal Comando centrale su Twitter. A suo avviso la continuazione dell’Iran nell’invio di armi alla milizia Houthi viola le risoluzioni del Consiglio di sicurezza. Risoluzioni volte a ridurre la violenza nello Yemen e mina gli sforzi di pace.

Corella ha sottolineato il ruolo dei partner statunitensi nel contrastare queste attività, affermando:

“I nostri partner sono un elemento essenziale per intercettare questi materiali e affrontare le attività maligne dell’Iran nella regione”.

Ciò avviene mentre il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha esteso, per un periodo di nove mesi, il congelamento dei beni e il divieto di viaggio nei confronti di alcuni yemeniti. Sono principalmente funzionari nelle file degli Houthi.

La risoluzione, adottata all’unanimità, proroga fino al 15 novembre le sanzioni mirate inflitte a 12 persone.

Anche il mandato del gruppo di esperti incaricato di monitorare l’attuazione delle sanzioni è stato prorogato fino al 15 dicembre 2023.

Il Consiglio ha ribadito un anno fa il divieto di invio di armi destinate agli Houthi, rilevando che la durata di tale divieto è illimitata.

 

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