La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai,
il futuro, rende la vita più semplice,
ma anche tanto priva di senso.

Italo Svevo

Israele: scontri sul Monte del Tempio a Gerusalemme

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Per ambasciata a Roma libertà culto ebrei attaccata ancora oggi dai palestinesi

L’ambasciata d’Israele a Roma ha diramato un comunicato stampa in seguito ai fatti avvenuti sul Monte del Tempio/Haram al Sharif. “Con nostro profondo dolore, ciò che nelle ultime settimane abbiamo temuto avvenisse, è accaduto stamattina, alla vigilia della Pasqua ebraica, nel luogo più sacro per il popolo ebraico. Diretta continuazione dell’incendio e della distruzione della tomba di Giuseppe a Nablus, uno dei padri della nazione ebraica, la libertà di culto degli ebrei è stata attaccata ancora oggi dai palestinesi, questa volta al Muro occidentale”, si legge.

L’ambasciata aggiunge: “Mentre Israele ha fatto e sta facendo del suo meglio per assicurare la libertà di culto ai musulmani sul Monte del Tempio, palestinesi con il volto coperto si rivoltano e, brandendo le bandiere delle organizzazioni terroristiche, si barricano sul Monte del Tempio, sparano fuochi d’artificio ad altezza d’uomo e lanciano pietre contro il Muro del Pianto mettendo a rischio la vita dei fedeli ebrei”. “Questa rivolta è un sacrilegio per qualsiasi religione e non ha nulla a che fare con i principi del mese del Ramadan, che sono tutti incentrati sulla preghiera, il pentimento e la connessione tra gli esseri umani”, prosegue il comunicato. Israele, “in quanto Stato sovrano, garantisce il culto religioso a tutti i credenti ovunque si trovino, e non tollererà violenze che lo danneggino, soprattutto a Gerusalemme, sua capitale. Una volta che la polizia ha potuto prendere il controllo degli aggressori e dei rivoltosi, il Monte del Tempio è stato riaperto ai fedeli musulmani per consentire loro la preghiera del venerdì”.

“Il popolo ebraico si sta preparando, per stasera, all’inizio della Pasqua ebraica, la festa della libertà, il nostro compleanno nazionale da quando, circa 3300 anni fa, lasciammo l’Egitto, dove eravamo schiavi, per ritrovare la libertà e andare verso la nostra antica terra d’origine. Nessun attacco feroce e brutale ci impedirà di approfondire le nostre radici nella nostra patria storica, in particolare nella città eterna di Gerusalemme, e stasera, con la celebrazione del Seder, tutti gli ebrei del mondo rinnoveranno lo storico auspicio: ‘Il prossimo anno a Gerusalemme'”, prosegue il comunicato. Infine, la rappresentanza diplomatica augura “sinceramente agli ebrei una buona Pasqua, Buona Pasqua ai cristiani e Ramadan Karim ai musulmani”.

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