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Gianni Rodari

La Grande Moschea di Roma condanna l’omicidio del professor Paty

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Colloquio tra Redouane e il Presidente del Consiglio Francese del Culto Musulmano Moussaoui

Il Centro Islamico Culturale d’Italia, nota come la Grande moschea di Roma, esprime tutta la sua condanna “per il barbaro omicidio del Prof. Samuel Paty, docente di Storia, Geografia ed Educazione Civica presso il Collège du Bois-d’Aulne a Conflans Saint Honorine, in Francia”. Secondo quanto si legge in una nota, a firma del Segretario Generale, Abdellah Redouane, “la sua decapitazione non può che suscitare in ogni persona, insieme alla più dura condanna, sentimenti di sdegno e ribrezzo. Siamo in presenza di un atroce omicidio che non trova giustificazione alcuna, tantomeno religiosa, ma è il frutto avvelenato della più abietta e ignorante violenza radicalista”. Il Centro Islamico Culturale d’Italia esprime inoltre “i più profondi sentimenti di cordoglio ai familiari della vittima, e in particolare alla moglie e al figlio”.

Commenta Redouane: “Non è la prima volta, purtroppo, che nel corso degli anni il Centro Islamico si trova, anche nell’esercizio di quel ruolo istituzionale che gli è proprio, a dover ribadire che nessuna violenza può trincerarsi dietro l’alibi della fede e della religione, a dover fare appello a ogni essere umano, e in particolare a quanti sono animati da fede sincera, affinché, nel rispetto delle identità e animato da una sincera aspirazione alla convivenza pacifica, si eriga a barriera contro l’oscurantismo, l’odio e la violenza che costituiscono una esecranda minaccia per la collettività. Il Centro Islamico Culturale d’Italia, ente riconosciuto dalla Repubblica Italiana, da sempre ha fatto del dialogo e del rispetto la sua via maestra. Non è il caso di doverlo ricordare perché la più grande testimonianza è nella sua stessa storia. Dialogo e collaborazione con le Istituzioni. Dialogo e collaborazione con le altre confessioni religiose, nel rispetto delle identità e delle diversità. E non vi può essere dialogo se non vi è libertà di espressione. Questa via maestra trova il suo fondamento più saldo nei valori di libertà e di uguaglianza sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana. Valori che, di là dalla professione del proprio credo, sempre devono essere, e senza distinzioni, propri di ogni cittadino e da ogni cittadino custoditi e perseguiti”.

In questa particolare occasione la Grande moschea di Roma “esprime inoltre la sua vicinanza e il suo sostegno totale al Consiglio Francese per il Culto Musulmano nella sua coraggiosa posizione nel contrastare il terrorismo. Proprio subito dopo aver ricevuto notizia della decapitazione vile e inumana di Paty, il Segretario Generale, Abdellah Redouane, ha avuto un proficuo scambio di vedute con Mohamed Moussaoui, Presidente del Consiglio Francese del Culto Musulmano, su come fronteggiare questo tipo di reato in Francia e in Italia e su come estendere la lotta al radicalismo e al terrorismo a tutta Europa”.

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