Il futuro entra in noi, per trasformarsi in noi,
molto prima che accada.

Rainer Maria Rilke

L’Idv apre la Scuola di Legalità. A lezione con Messina, Di Pietro, Grasso, Impastato, D’Andrea, Bartolo…

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Troppi annunci a effetto senza seguito, troppe fake news e scarsi momenti di riflessione: è lo scenario della comunicazione politica in questo momento, tratteggiato dal segretario nazionale dell’Idv, l’on. Ignazio Messina, che il 19 settembre, insieme all’on. Antonio Di Pietro, ha annunciato nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Montecitorio la creazione di una vera e propria scuola di legalità, con lezioni che ogni 15 giorni saranno tenute in diretta online da vari autorevoli esperti del settore. Lezioni che dureranno 50 minuti e nel corso delle quali sarà possibile interfacciarsi attraverso domande e interventi. E’ già pronto un sito dedicato, che si chiama proprio Scuola di Legalità al quale sarà possibile collegarsi in qualsiasi momento.

Dedicata al tema della corruzione la prima lezione, che sarà tenuta,  ça va sans dire, proprio da Di Pietro. Hanno già dato la propria disponibilità e programmato le proprie lezioni  Federico Maurizio D’Andrea consulente per la legalità del Comune di Milano, il presidente Piero Grasso, Piero Bartolo, medico in prima linea ai Lampedusa impegnato nella  accoglienza gli immigrati e Giovanni Impastato.

“Riteniamo che l’Italia dei Valori  debba assolutamente contribuire a riqualificare la politica italiana facendo lezione per fare buona politica. Ritengo che sia assolutamente necessario in questo momento, non farsi imbalsamare”, ha detto ancora Messina passando poi la parola a Di Pietro, che ha spiegato di aver accettato l’invito a tenere lezioni di politica perchè in questo momento è “necessario fare controinformazione”.

“E’ un po’ -ha aggiunto- un ritorno alle origini. Sono amareggiato nel  vedere un’ informazione che dà il microfono al ministro di turno senza la possibilità di un confronto diretto fra chi può contestare o può avallare ciò che dice il ministro”, La rete ingloba tutto ed è complicato rettificare, chiarire, Ma è il futuro e dobbiamo utilizzarla anche noi, per spiegare   i per spiegare le cose come stanno”. Non con il proposito sempre di dare addosso. Per esempio, ha spiegato Di Pietro- io giudico in modo del tutto neutro il progetto anticorruzione presentato dai 5 stelle che ha delle ombre”, laddove prevede meccanismi, come i Daspo, che è una misura personale e che non può essere applicata all’azienda, e che non risolve il problema, ma “anche molte luci”, “vi vedo una a nostra, quella del pentito anti-corruzione, nostro cavallo di battaglia, e quindi io mi auguro che arrivi in Parlamento e che qui con integrazione e modifiche possa essere approvato ”.

“Sono invece -ha aggiunto- fortemente contrario ad altre iniziative”. Ad esempio Di Pietro ha respinto come priva di fondamento giuridico, l’annunciata dichiarazione del Ministero delle Infrastrutture di costituirsi parte civile per il crollo del ponte di Genova, ha criticato l’ultima  proposta sulla Legittima Difesa ricordando invece il disegno di legge presentato da Idv. E ancora, il modo in cui il vicepremier Matteo Salvini ha commentato l’avviso di garanzia sul caso della nave Diciotti; l’atteggiamento del governo nei confronti dell’Europa; la rateizzazione concordata da parte della Lega con lla Procura di Genova r 600 mila euro l’anno per 70 anni per far fronte all’esecuzione del sequestro dei 49 milioni di euro che il partito di Salvini deve restituire a seguito della vicenda giudiziaria che ha visto condannare in primo grado Umberto Bossi e il tesoriere Francesco Belsito per la truffa dei falsi rimborsi elettorali del biennio 2008-2010.

L’Idv e Di Pietro si sono impegnati a fare sentire la propria voce, “l’altra campana”. Si sono impegnati a ricondurre il dibattito politico nel solco di un confronto onesto, all’insegna di una sana comunicazione. Nella rete c’è troppo rumore. Ma non vogliamo essere pessimisti .

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